Fillipi (GDL): ‘aborto, poca informazione tra i giovani’

“Il problema è delicatissimo, i dati relativi alla diffusione della pratica abortiva nella nostra provincia ci lasciano sconcertati: oltre 1200 casi all’anno, una media di 4 aborti al giorno, un quarto dei reggiani non vedrà mia la luce e non per scelta loro. Un dato preoccupante per una realtà economica importante nella quale è presente un notevole livello di istruzione, come Reggio Emilia.” – a prenderne atto e a diffonderne notizia è il Presidente del Gruppo della Libertà Fabio Filippi.

“Evidentemente – aggiunge Filippi – in questi anni il problema è stato trascurato, sottovalutato, semplificato, evitato, normalizzato. Per sensibilizzare i cittadini sull’argomento non sono stati adottati strumenti adeguati, anzi si è fatto il contrario, si è cercato di far apparire il dramma dell’aborto come sinonimo di modernità.
Tanto che alcune ragazzine, e sto parlando di reggiane al cento per cento, forse senza rendersene conto, raccontano con le amiche di aver abortito, come si racconta di un trofeo di battaglia: ‘sai la scorsa settimana non c’ero perchè sono andata ad abortire!’ Qualcosa evidentemente non funziona!
Forse non ci si rende conto che stiamo parlando della soppressione di una vita umana al suo concepimento.
Su un argomento tanto delicato non dobbiamo ricercare solo l’etica religiosa, dobbiamo invece interpellare anche il comune buon senso di ogni singolo cittadino.
Se nell’arco di una generazione, in una provincia come Reggio, ben 25.000 mila donne hanno subito un’operazione tanto problematica e invasiva, evidentemente qualcosa non funziona (a Bologna la situazione è simile: 2056 aborti nel 2005). Indubbiamente non c’è sull’argomento un’adeguata informazione, sopratutto tra i giovani e giovanissimi. Una mancanza gravissima a cui bisogna sopperire al più presto.
Come rappresentante di una componente politica particolarmente sensibile all’argomento, non posso che aderire alla moratoria sull’aborto sostenuta dal Direttore Giuliano Ferrara e dal Coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi.
Sarebbe importante che lo stesso Romano Prodi con i fedelissimi Errani, Delrio e Masini prendessero posizione sull’argomento. Temo invece che in questa italietta i pochi che ancora difendono i veri valori non siano neppure liberi di esprimere pubblicamente le proprie idee…”