Fabio Filippi, del Gruppo della Libertà, ha presentato un’interrogazione per chiedere una lunga serie di chiarimenti alla Giunta regionale circa la decisione che avrebbe assunto il Comune di Reggio Emilia di concedere l’edificazione su una superficie fondiaria di 39.987 metri quadri situata nella frazione di Canali, a suo parere “una nuova speculazione edilizia”.
Il consigliere riferisce che la CCPL “avrebbe ottenuto i permessi a costruire nell’area in oggetto, in seguito agli strumenti di delocalizzazione predisposti dal Comune” e che “anche il vicesindaco di Reggio Emilia avrebbe sfruttato questa opzione traslando i suoi diritti edificatori posti nella zona nord della città dove passa la Tav, alla zona sud su un terreno della CCPL”. “In genere questi trasferimenti vengono fatti con lo stesso proprietario e con aree di valore simile, – osserva Filippi – ciò non pare sia avvenuto nel caso in esame, passando dalla zona nord alla zona sud della città”.
Filippi vuole pertanto sapere: i motivi che avrebbero indotto il Comune di Reggio Emilia a programmare tale scelta; se il vicesindaco di Reggio Emilia abbia venduto i diritti edificatori alla CCPL; per quali ragioni sia stato concesso un trasferimento da nord a sud, “in area decisamente più appetibile ed economicamente vantaggiosa”; se oltre al trasferimento dei diritti di superficie il vicesindaco abbia anche ottenuto un risarcimento dalla Tav ed in che misura; e se lo stesso trattamento che parrebbe “di favore” venga riservato anche a “normali cittadini”.
L’esponente del gruppo della libertà chiede poi se l’edificazione del nuovo quartiere in via San Marco, verrà eseguita dalla CCPL; quali tipo di vantaggi materiali ed in particolare economici abbia ottenuto e ottenga tale gruppo dall’operazione di delocalizzazione in oggetto e ravvisando nel caso “un chiaro esempio di conflitto di interessi tra cosa pubblica e mondo economico” vuole conoscere che tipo di rapporti intrattenga la CCPL con l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia.
“Per quali motivi la commissione territorio della Circoscrizione non abbia affrontato “in modo approfondito” la questione in oggetto, stessa cosa per il consiglio comunale cittadino “sorprendentemente veloce su questa delibera” – chiede quindi il consigliere, ricordando che la precedente Giunta comunale aveva invece identificato in via San Marco, a Canali, il limite dell’espansione della città.
Alla Regione Filippi domanda pertanto se non reputi opportuno interpellare la magistratura per valutare gli eventuali illeciti e se abbia vigilato sugli strumenti di delocalizzazione predisposti dal Comune di Reggio Emilia e ne abbia valutato le modifiche al PRG.