E’ davvero assurdo che si debba morire sul lavoro.
Esprimo sincero cordoglio alle famiglie delle vittime e solidarietà a quelle dei feriti, ma capisco bene che questo non riduce il loro dolore e la loro disperazione. I morti di questi ultimi giorni hanno portato alla ribalta un problema che in un paese dove l’innovazione tecnologica raggiunge livelli altissimi non può non essere combattuto e sconfitto.
Non esistono però soluzioni facili e radicali, c’è bisogno di costante impegno nel presente e nel futuro, di cui oguno di noi deve sentire tutto il peso umano e sociale.
Di fronte a statistiche che parlano di 3-4 morti al giorno, è lecito pensare che la sequenza delle morti sul lavoro non può essere frutto solo della fatalità e dell’incidente. In realtà, siamo tutti meno attenti al lavoro manuale di quanto non lo fossimo qualche anno fa e questa tendenza va invertita.
Il Pd deve raccogliere la sfida del lavoro, non solo in tema di sicurezza, ma in maniera complessiva perché questo assieme alla cultura è l’elemento centrale della vita di un cittadino.
Non dovremo farlo però in maniera ideologica, consci che il il mondo sta cambiando e che non viviamo piu’ il tempo in cui si svolge lo stesso lavoro per tutta la vita.
Ma una società organizzata diversamente da quella industriale fordista classica non può permettere che la flessibilità coincida con l’insicurezza e la precarietà.
Occorre ridare dignità (sociale ed economica) al lavoro manuale ed ai lavoratori che operano in questo settore, è un impegno che dobbiamo prenderci ed una sfida che dobbiamo vincere.
Ciro Alessio Pecoraro – costituente regionale PD



