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Modena per i bambini di strada del Congo

Con la consegna della targa che simbolicamente lega il centro per bambini di strada di Kinshasa AED (Aide à l’Enafance Défavorisée) alla città di Modena, l’assessore all’Istruzione e Politiche per l’Infanzia del Comune di Modena Adriana Querzé e l’assessore alla Provincia per Mobilità e Patrimonio Egidio Pagani hanno celebrato il sostegno che da anni la società civile di Modena accorda ai bambini di strada di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), tramite Unicef Italia e il Comitato provinciale di Modena.


Nel quadro del progetto dell’Unicef per i bambini di strada del Congo, sostenuto dall’intera regione Emilia-Romagna, Modena ha offerto un importante contributo di solidarietà mobilitando il mondo delle istituzioni, il settore privato e i singoli cittadini a favore di bambini gravemente svantaggiati: dal 2004, oltre 241 mila euro sono stati raccolti dal Comitato Unicef di Modena grazie al contributo di Comune, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di singoli donatori privati, rendendo possibile il sostegno diretto al centro AED e le altre attività previste dal progetto.

“Durante il nostro breve soggiorno – afferma l’assessore Adriana Querzè – abbiamo potuto toccare con mano gli effetti disastrosi di una società che non è in grado di garantire ai propri bambini la salvaguardia dei diritti primari: il cibo, un tetto, l’istruzione. Siamo anche stati testimoni dell’apprezzabile funzione svolta dalla solidarietà modenese a sostegno di bimbi abbandonati o addirittura cacciati da famiglie che non possono mantenerli, una situazione che accomuna la capitale congolese a tanta parte dell’Africa. D’altra parte è chiaro che se in una parte così consistente del mondo i bambini vivono in tali condizioni è un problema di cui tutti dobbiamo farci carico”.

Con il contributo di Modena e il sostegno dell’Unicef, dal 2004 ad oggi, il centro AED di Kinshasa ha reso possibile il ricongiungimento familiare di oltre 400 bambini di strada, l’inserimento di 425 bambini in corsi di recupero scolastico e di 233 in attività di formazione lavoro. In questi ultimi mesi, in particolare, il sostegno di Modena ha inoltre permesso alcuni interventi di ristrutturazione del centro – la pavimentazione e la sostituzione del tetto degli ambienti per il recupero scolastico – e sta consentendo all’Unicef un lavoro su molteplici livelli con comunità locali e istituzioni congolesi per lo sviluppo di una rete sociale per la protezione dell’infanzia a rischio, non solo nella capitale – dove i bambini di strada sono oltre 13.000 – ma in tutto il paese.

“La Provincia, inoltre – sottolinea l’assessore Egidio Pagani – finanzia un fondo annuale di 300 mila euro dedicato alla cooperazione internazionale grazie al quale, solo quest’anno, abbiamo sostenuto 26 progetti realizzati da enti e associazioni in tutto il mondo, soprattutto in Africa. Infine, il sostegno accordato da Modena, ha permesso all’Unicef di coadiuvare e assistere le istituzioni congolesi nella definizione e sviluppo del Codice nazionale di protezione dell’infanzia, che – approvato lo scorso 16 giugno dal Governo – una volta adottato dal Parlamento permetterà l’adeguamento della legislazione nazionale ai parametri sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”.

















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