Dal 15 ottobre è scaduta la proroga di 8 mesi per gli sfratti e sono riprese le esecuzioni per le famiglie di inquilini disagiati, principalmente anziani, malati terminali e portatori di handicap, famiglie bisognose con figli a carico. In assenza di un provvedimento urgente, rischiano nelle prossime settimane di essere sfrattate per finita locazione circa 292 famiglie tra Modena e
provincia.
Non è sufficiente a fronteggiare l’emergenza, e anzi desta preoccupazione per l’inevitabile allungamento dei tempi, il disegno di legge per un nuovo blocco degli sfratti presentato in Parlamento, invece dell’annunciato decreto legge che avrebbe reso possibile misure di immediata applicazione.
Il Sindacato Inqulini Sunia/Cgil chiede che le famiglie sotto sfratto, per le quali è scaduta la proroga, non siano costrette a lasciare casa senza un alloggio alternativo.
Il Sunia chiede alcune misure urgenti: una nuova proroga della sospensione, la requisizione temporanea degli alloggi occupati da famiglie sotto sfratto, la gestione delle esecuzioni attraverso le Commissioni prefettizie.
E qui sta uno dei punti dolenti a livello locale. Purtroppo dobbiamo registrare il “flop” della costituzione delle Commissioni prefettizie di
graduazione degli sfratti volute dalla legge per i Comuni ad alta tensione abitativa (10 nella nostra provincia), che ancora negli 8 mesi di tempo
dell’ultima proroga non è stata costituita dalla nostra Prefettura. La Prefettura è tanto più inadempiente poiché disattende l’impegno assunto lo scorso marzo al tavolo provinciale con Comuni e Organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari, a dotarsi di un regolamento operativo
per il funzionamento della Commissione.
Inoltre occorre un intervento chiaro e univoco del Governo sulle Prefetture con un atto interpretativo della legge 9/2007 che indichi chiaramente il raccordo tra le funzioni di graduazione delle commissioni e il passaggio da
casa a casa.
Non si può far finta di niente di fronte al dramma che uno sfratto rappresenta per una famiglia: la mancanza di una disponibilità abitativa
incide profondamente sullo stato di salute, la tranquillità, lo stile di vita e le opportunità.
Le prime a dolersi dello stato di precarietà alimentato da continue proroghe sono proprio le famiglie sotto sfratto, e quindi è necessario che
Comuni e Prefettura collaborino per realizzare quel passaggio da casa a casa per rendere superflue nuove proroghe.
Il Sunia auspica dunque provvedimenti urgenti, in attesa della realizzazione del programma straordinario di edilizia residenziale pubblica
previsto dal Governo con lo stanziamento di 550 milioni di euro destinati a nuovi alloggi, acquisizioni e recuperi da destinare in tempi brevi a famiglie disagiate, per i quali la Conferenza degli Enti ha da poco approvato interventi anche per la nostra provincia.