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Conto anch’io a Sassuolo: Hera, tariffe più basse e salvaguardia posti lavoro

Con la vendita di Sat da parte del Comune di Sassuolo ad Hera in corso in questi giorni e sulle scelte riguardanti gli assetti e le strategie di alcune grandi aziende, da Enia a Hera, e sul rapporto tra economia e politica, rischia di non ricevere sufficiente attenzione il fatto che la discussione politica sul Disegno futuro in materia di riordino dei servizi pubblici locali stia entrando in una fase molto “delicata”.

La fusione tra Sat ed Hera, com’è noto, consegna al mercato i servizi pubblici fondamentali “di rilevanza economica” gestiti a livello locale, mettendo in campo un consistente monopolio preoccupante. Si rischia che i servizi come la distribuzione locale del gas e dell’energia elettrica, i servizi inerenti il ciclo dei rifiuti e altri ancora siano gestiti unicamente secondo il principio della redditività economica e la regola della mancata concorrenza.
Chiediamo, al monopolista Hera , oggi piu’ forte e competitivo grazie a Sat, tariffe più basse per i cittadini, nuovi strumenti di tutela a disposizione, maggiore dinamismo all’economia, più informazione-trasparenza e maggiori opzioni di scelta a beneficio dei cittadini, piu’ opportunità di lavoro.
Vogliamo pensare che si sia aperta una fase nuova, in cui si è fatto affidamento sulla introduzione di meccanismi di concorrenza e di privatizzazione per abbassare i costi di produzione di questi servizi mantenendone la qualità.

Da qui dobbiamo ripartire, non interessa la polemica sul passato , in riferimento al fatto che si hanno molte perplessità, sia sulla modalità di vendita Sat sia sulla congruità del prezzo a base d’asta , ma ciò che si deve fare da oggi in poi. Intanto non confondiamo i mezzi con i fini. Il fine deve restare la rigorosa tutela degli interessi dei cittadini: servizi migliori a tariffe più basse e piu’ occupazione.
Per preservare il fine della tutela degli interessi dei cittadini, dopo le occasioni perse in merito alla massima valorizzazione delle azioni Sat, non restano oggi molte strade. Forse la principale resta quella di ripartire da forti alleanze territoriali: partendo dai soggetti che operano non solo nella regione ma in direzione Nord-Italia si può costruire un soggetto in grado di avere dimensioni operative e appetibilità finanziarie sufficienti a competere sul mercato dei servizi attraendo capitali privati e garantendo appunto qualità e tariffe convenienti per i cittadini.

Siamo certi che Hera non risparmierà i suoi massimi sforzi per salvaguardare l’occupazione lavorativa in Sat, in particolar modo per la sede di Sassuolo.
È necessario che l’attività lavorativa resti a Sassuolo e torni ad essere l’ambito nel quale il dipendente possa realizzare le proprie potenzialità ponendo a frutto capacità e ingegno personale.

Hera dunque deve garantire l’occupazione di queste persone ed il rilancio dell’azienda con un eventuale “protocollo d’Intesa pubblico” con il Comune di Sassuolo che sia finalizzato a salvaguardare tutta l’occupazione e crearne di nuova.

(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

















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