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Ecositema urbano 2008: bene Reggio ma restano questioni irrisolte

E’ stato presentato oggi il rapporto Ecosistema Urbano 2008, l’annuale analisi di Legambiente sulla qualità ambientale delle città italiane. “Le città italiane continuano a crescere – dichiara Massimo Becchi presidente di legambiente Reggio Emilia – e consumano sempre più risorse materiali ma hanno una produzione sempre più immateriale, conservano una dotazione infrastrutturale che spesso è ancora quella degli anni settanta. Le città continuano a crescere secondo un modello “sprawling”: si moltiplicano gli spazi artificiali che vanno riempiendo le aree libere, comuni fino a ieri separati si “conurbano” tra loro”.


“Reggio ad esempio ha avuto uno dei maggiori tassi di crescita della sua storia proprio negli ultimi 5 anni, con uno sviluppo secondo logiche di espansione vecchissime seppur cerca di collocarsi nel ventunesimo secoli e nelle dinamiche della globalizzazione. Il governo urbano risponde infatti ancora a criteri paleo-industriali, affermatisi quando la grandezza fisica era sinonimo di ricchezza, produttività, vitalità, benessere. Così i nostri centri urbani post-industriali, a dispetto della smaterializzazione dell’economia e di un numero di residenti statico o in declino, proseguono a metter su nuove case e nuovi palazzi. Guadagnano chilometri, perdono irrimediabilmente identità”.

I dati generali vedono Reggio collocata al 15° posto in Italia, rispetto al 24° dello scorso anno. Un miglioramento dettato soprattutto dagli indicatori legati all’ eco menagement (secondi) e alle politiche energetiche (noni). Sostanzialmente invariati i dati ambientali della città, con una qualità dell’acqua potabile fortemente condizionata dai “soliti” 22,3 mg/litro di nitrati e da una qualità dell’aria che vede una media di 38,3 microgrammi/metrocubo di polveri, una produzione di rifiuti sempre molto alta, sui 779, 4 kg/anno per abitante, in calo di qualche kg rispetto al 2007 (13 kg) ma sempre molto alta. Restiamo penalizzati dalla mobilità pubblica, con soli 77 viaggi(anno per abitante sui mezzi pubblici, contro i 155 di Parma e i 248 di Bologna, ma comunque in buona compagnia con la maggior parte delle città della regione che non fanno meglio di noi.

Il 41% delle auto circolanti è Euro 3-4, dato positivo da controbilanciato negativamente dalle 65 auto ogni 100 abitanti che abbiamo sul territorio (bambini ed anziani inclusi). Buona la dotazione di piste ciclabili, anche se molto resta da fare, visto che disegnare delle semplici righe sulle strade non è certo sufficiente, ed anche discreta la dotazione di verde urbano (17 metri quadrati/abitante).

“Un quadro che non cambia – conclude Becchi – rispetto allo scorso anno, con una gestione amministrativa che non prende di petto il problema della qualità dell’aria e più precisamente il trasporto privato in città, mentre occorre fare un lavoro comune per la riduzione della montagna di rifiuti che produciamo, riducendo gli imballaggi e favorendo la differenziata, anche con tecniche di raccolta porta a porta”.

















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