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Modena, malattie del fegato: conoscerle per prevenirle e curarle

Come sta il tuo fegato? Questo è l’invito che domani, sabato 6 ottobre verrà rivolto ai modenesi nel corso della Prima giornata modenese per la prevenzione e la cura delle malattie del fegato: conoscere per prevenire e curare che si terrà dalle 14,30 alle 19.00 in piazza Mazzini.

L’iniziativa è stata voluta dall’Associazione modenese per le malattie del fegato (AMMF) ed è so-stenuta dal Centro Malattie Eredometaboliche del Fegato (CEMEF) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretto dal professor Antonello Pietrangelo, con lo scopo di richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce delle malattie del fegato.

“Le malattie del fegato – ha spiegato il professor Antonello Pietrangelo – sono una causa frequente di ricorso a cure mediche e di ricovero in ospedale. Quando il fegato non funziona bene anche la qualità di vita è compromessa, per questo è importante conoscere i fattori di rischio e fare diagnosi precoce di un’eventuale malattia. In questo modo spesso se ne previene la progressione e la cronicizzazione, che può portare a patologie importanti come epatite cronica, cirrosi, e cancro. In molti casi è possibile guarire completamente se le cure sono tempestive.”

Da qui lo slogan della giornata, ”Conoscere per prevenire e curare” che campeggerà sullo stand di piazza Mazzini dove si eseguiranno gratuitamente i test sul dosaggio delle transaminasi (cioè delle proteine che normalmente sono trattenute all’interno del fegato e, quando il fegato è sofferente, sono riversate nel sangue in quantità elevate) la cui alterazione può essere spia di una malattia del fegato. Il dosaggio delle transaminasi verrà effettuato da una goccia di sangue ottenuta con la semplice puntura di un dito: la risposta del test sarà disponibile in pochi minuti. Se il test risulterà alterato, verranno date indicazioni sui controlli da effettuare. Oltre al test, i cittadini potranno ricevere consigli, materiale informativo e chiarimenti da medici epatologi.

“Nel nostro territorio – ha continuato Pietrangelo – circa una persona ogni 6 ha alterazioni delle transaminasi. Di queste, il 20-30% può sviluppare una malattia del fegato. L’infiammazione del fegato può dipendere da molti fattori, alcuni dei quali facilmente eliminabili. Le cause più frequenti di malattia epatica sono quelle virali, tossiche (ad esempio l’abuso di alcool), dietetiche (eccesso di grasso nel fegato) e genetiche”.

Il CEMEF è nato nel 2004 come struttura semplice interdipartimentale dell’Azienda Policlini-co di Modena. Ogni anno, in media, segue 700-800 pazienti affetti da malattie epatiche virali, metaboliche, tossiche e genetiche e svolge attività di ricerca nel campo delle malattie del fegato finanziate tra l’altro dalla Comunità Europea e da Telethon.

















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