L’operazione, diretta da Alessandro Battista, dirigente della squadra mobile di Lodi, ha interessato un centralino del sesso, operante a Milano, Lodi, Bologna, Forlì e Ravenna. Mesi di intercettazioni e pedinamenti in collaborazione con la Polfer di Milano e le questure emiliane.
Le indagini, iniziate a maggio, hanno preso l’avvio dall’analisi dei piccoli annunci di pubblicità sui giornali locali, che avevano in comune un numero telefonico, rivelatosi un vero e proprio ‘eros call center’ che smistava i clienti in 5 appartamenti nella varie città, fissando gli appuntamenti e concordando il prezzo della prestazione. In tal modo l’organizzazione aveva un controllo dell’attività delle 5 ragazze, che periodicamente venivano spostate da una città all’altra.
Nel corso degli accertamenti disposti dalle Procure della Repubblica di Lodi e Milano sono stati sequestrati, nella centrale scoperta nella zona di viale Monteceneri del capoluogo lombardo, documenti contabili riguardanti trasferimenti per oltre 30 mila euro in Cina, nonchò altro materiale ritenuto particolarmente interessante per ulteriori indagini.
E’ emerso che le giovani prostitute percepivano il 30% degli incassi, mentre il 70% finiva ai due sfruttatori che sono stati arrestati. La squadra mobile ha proceduto anche all’arresto di tre delle cinque ragazze clandestine che erano gia’ state colpite da decreto di espulsione.
