E’ stato recuperato questa mattina il corpo di Andrea Guglielmi, 44 anni, l’escursionista bolognese morto mercoledì, precipitando per oltre 50 metri sul monte Agner.
L’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota, a circa 2.400 metri di altitudine, due volontari del Soccorso alpino della Stazione di Agordo e il tecnico del Soccorso di turno con l’equipaggio. La salma è stata recuperata, ricomposta e condotta a valle, da qui il trasferimento alla cella mortuaria del cimitero di Taibon Agordino.
L’escursionista è quasi sicuramente morto sul colpo, in seguito ai gravissimi traumi riportati sulle rocce, dopo essere caduto. Il percorso scelto da Andrea Guglielmi per scendere dopo aver raggiunto la vetta della montagna, il Boral delle
Scandole, è molto impegnativo. Un itinerario per alpinisti, non per escursionisti, con passaggi di secondo e terzo grado, da superare attrezzati di corda. All’imboccatura sono presenti vecchi segnali, impressi ancora quando il nevaio era più
esteso e permetteva di superare i tratti difficili in maggiore sicurezza.
L’uomo è precipitato nel punto in cui cominciano
alti salti di roccia, forse dopo aver perso l’equilibrio o essere scivolato sulla parete ancora umida per la pioggia dei giorni precedenti.
