Si è svolta ieri a Modena l’autopsia sul cadavere di Alberto Pavarani. L’uomo, 51 anni, tossicodipendente in trattamento e operatore della cooperativa sociale Lo Stradello
di Scandiano sarebbe stato ucciso con sei fendenti, cinque all’addome e uno a un fianco, con un’arma da punta e taglio, forse un coltello o un
punteruolo.
Pavarani potrebbe essere stato ucciso per una
vendetta maturata nel mondo della droga. Oggi, mentre a Roteglia ci saranno i funerali, in tribunale a Reggio Emilia si svolgera’ l’udienza di convalida del fermo della coppia fermata:
Amedeo De Amicis, originario del foggiano di 36 anni e detenuto a Reggio Emilia, sarebbe direttamente correlato al delitto in quanto
secondo il pm Maria Rita Pantani sarebbe l’autore materiale dell’omicidio. Lei, Cecile Lebrettone, francese di 38 anni, per ora è accusata solo
della rapina in una farmacia di Magreta mercoledi’,
quando gli inquirenti hanno scoperto in camera da letto il cadavere di Pavarani, morto da giorni.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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