Partono lunedì 6 agosto i lavori per la messa in sicurezza della strada provinciale 623 Vignolese tra S.Donnino e Spilamberto. Il primo intervento riguarda l’allargamento della strada, tramite il tombamento del canale Diamante, all’incrocio con la strada comunale delle Medicine che conduce a S.Vito nei pressi del cavalcavia dell’Autosole.
Per consentire i lavori fino al 17 agosto in questo tratto, lungo circa 200 metri, si circola a senso unico alternato regolato da semaforo con velocità massima a 30 chilometri orari, mentre la strada comunale sarà percorribile esclusivamente nel senso di marcia verso S.Vito.
L’allargamento della provinciale strada permetterà di aggiungere una corsia di accumulo per i veicoli provenienti dal Vignola che devono svoltare verso S.Vito. Inoltre, tramite lo spostamento di alcuni metri della comunale e una nuova sistemazione dell’incrocio, sarà resa più scorrevole anche la svolta a destra per i veicoli provenenti da Modena.
“Questo intervento – spiega Egidio Pagani, assessore provinciale alla Viabilità – fa parte di un progetto più complessivo per migliorare la sicurezza e la scorrevolezza sulla Vignolese tra Modena e Spilamberto. In questo tratto nella fascia oraria dalle 7 alle 19 transitano quasi 16 mila veicoli di cui quasi tre mila pesanti con un aumento in dieci anni di circa il 40 per cento del traffico. Con una carreggiata così stretta costellata da incroci e immissioni, l’arteria è diventata molto pericolosa”.
Con un investimento di quattro milioni di euro la carreggiata da S.Donnino a Spilamberto sarà allargata dagli attuali 6,50 metri a 9,50 metri con una banchina laterale di oltre un metro. Previsti anche interventi sulle curve e la visibilità delle intersezioni con la strade comunali e interpoderali.
Saranno costruite anche due rotatorie agli incroci con la via Gherbella a San Donnino e con la provinciale 16 a Spilamberto, ora regolato da semaforo con forti rallentamenti. Una volta ultimato il progetto, il tratto Spilamberto-Modena diventerà un percorso pilota per mettere a punto una serie di standard di sicurezza da utilizzare anche su altri percorsi.
L’intervento è stato finanziato per quasi due milioni da parte della Provincia di Modena, un milione e mezzo della Regione, 550 mila del Comune di Modena e 150 mila del Comune di Spilamberto.
