Due cittadini albanesi, Eriton Sotiri, 30 anni, titolare di carte d’identità italiana, pregiudicato, e Dorian Lazaj, 26 anni, anche lui pregiudicato e in possesso di numerosi alias, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Lazzaro di Savena, al termine di una attività di indagine finalizzata a contrastare il fenomeno dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione.
Indagine scaturita da una denuncia di una prostituta svedese che lo scorso mese di febbraio era stata rapinata e che aveva portato all’arresto del 32enne rumeno Gabriel Candoi per sfruttamento della prostituzione.
I successivi riscontri hanno permesso di accertare che il tratto di strada occupato dalle due donne che Candoi sfruttava gli era concesso da un’organizzazione di albanesi, al cui vertice stavano proprio i due arrestati.
Sotto ricatto e micaccia, i due albanesi riscuotevano dal rumeno una sorta di ‘affitto’ del posto per una somma complessiva di 250 euro la settimana per ciascuna donna sfruttata. I due albanesi ricavavano i loro profitti anche dallo sfruttamento ‘diretto’ di tre prostitute rumene che lavoravano alle porte di Bologna, in una zona che si erano riservati ubicata al confine tra Borgo Panigale e Lavino di Mezzo.
Durante la loro attività notturna, i due albanesi controllavano le donne ogni sino al mattino successivo, per poi riaccompagnarle a casa utilizzando sempre autovetture differenti al fine di eludere ogni controllo.
Alle donne veniva fornito l’alloggio tra Bologna e Casalecchio. Agli arrestati sono stati sequestrati un auto, più di 7 mila euro in contanti, assegni e telefoni cellulari, oltre a un migliaio di profilattici.


