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Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna su Nuova Quasco

Cgil, Cisl e Uil regionali Emilia Romagna esprimono pieno sostegno alle richieste presentate dalle organizzazioni sindacali di categoria e dalle Rappresentanze sindacali aziendali-RSA di Nuova Quasco con il loro comunicato di giovedì 31 maggio.

Cgil, Cisl e Uil regionali sono molto preoccupate nel constatare che la situazione di Nuova Quasco ha imboccato la via dei licenziamenti o – come si è paventato sulla stampa locale – quella della liquidazione. In tal senso si sta muovendo infatti l’attuale amministratore unico della società, in contrasto con le dichiarazioni della Giunta Regionale che parlano di acquisizione di Nuova Quasco da parte della Regione medesima.

Ancor più ci preoccupa che il destino dei lavoratori di Nuova Quasco sia associato alla discussione sui costi della politica, quasi che si trattasse di mantenere in vita un ente inutile.
Noi crediamo invece che la scelta della acquisizione da parte della Regione non sarebbe un “salvataggio”, ma al contrario una scelta di efficienza e di uso razionale delle risorse pubbliche. Una soluzione dettata dalla necessità della Regione di mantenere uno strumento collaudato e di provata competenza come Nuova Quasco per svolgere funzioni di assoluta rilevanza in tema di osservatori e monitoraggio di settori delicati come quello degli appalti, delle costruzioni, delle politiche abitative, ecc., che la Regione è tenuta per legge a svolgere sotto la sua diretta responsabilità, nonché per rispondere a molte delle esigenze che Province, Comuni e Acer territoriali presentano in queste materie.
Ovviamente per svolgere con competenza ed efficacia queste attività, Nuova Quasco deve mantenere al suo interno le competenze e le professionalità necessarie, a meno che qualcuno non pensi che si possa risolvere tutto acquisendo una scatola semivuota che si limiti a subappaltare a terzi le attività. In questo caso sì che avremmo il rischio concreto di una moltiplicazione dei costi, in presenza di una diminuzione della quantità e qualità del lavoro svolto.
Per questo rinnoviamo la richiesta alla Giunta Regionale di una soluzione per il nuovo assetto di Nuova Quasco, che dia garanzie di continuità occupazionale a tutti i lavoratori e che consenta alla società di svolgere realmente e con le necessarie risorse e competenze le funzioni previste dalla legge e quelle ulteriori di indubbia utilità per Regione e enti locali.

(Segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil Emilia Romagna)

















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