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Avviato dalla Finanza di Bologna l’utilizzo di innovativi strumenti per le investigazioni informatiche nella lotta alla criminalità economico – finanziaria

Lo scorso 1° luglio, presso la Procura della Repubblica di Bologna, alla presenza del Procuratore Capo, di diversi Pubblici Ministeri, del Comandante Provinciale e del Comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, nonché di una rappresentanza di Finanzieri, si è tenuta una giornata di studio sul tema “nuovi strumenti di indagine e tecniche investigative per l’acquisizione e l’elaborazione di dati con tecniche di Computer Forensics e Data Analysis”.

L’incontro è stata l’occasione per approfondire le potenzialità investigative concretamente offerte da un innovativo software di analisi e data search che la Procura della Repubblica felsinea ha fornito agli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria per l’esecuzione delle più complesse e articolate indagini su fenomeni, prevalentemente, di evasione internazionale, frode fiscale e riciclaggio.

Già da diversi anni le Fiamme Gialle hanno istituito, sull’intero territorio nazionale, gruppi specializzati di informatica forense noti come Computer Forensics e Data Analysis (CFDA). Si tratta di unità operative altamente qualificate specializzate nella raccolta delle prove informatiche e nell’identificazione, acquisizione e analisi di file e altri reperti informatici.
Le cosiddette “prove digitali” sono ormai un punto chiave nella maggior parte delle indagini. Tecniche quali l’Open Source Intelligence (vale a dire la raccolta e l’analisi di dati e notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte quali, ad esempio, Internet e mezzi di comunicazione in generale), integrate con analisi tecnologiche all’avanguardia su personal computer, smartphone e navigatori satellitari consentono oggi di acquisire informazioni preziose che, con le ordinarie investigazioni, potrebbero non essere intercettate.

La complessità delle attività ispettive, di polizia giudiziaria e di analisi in generale – che, come noto, contraddistinguono trasversalmente i settori istituzionali presidiati dal Corpo – rende necessario dotarsi non solo di personale qualificato e aggiornato ma anche di strumenti tecnologici di data search and analysis al passo con i più moderni sistemi di conservazione, elaborazione e archiviazione dei file (inclusi quelli su Cloud, vale a dire “residenti” sulla rete Internet), di cui ormai si avvalgono diffusamente imprese e privati.

L’innovativo software operativo di e-discovery recentemente utilizzato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria grazie alla Procura della Repubblica di Bologna è in grado di assicurare un’efficace, completa e, soprattutto, celere indicizzazione dei contenuti digitali conservati sui più comuni dispositivi elettronici. L’effetto è quello di migliorare sensibilmente le performance di acquisizione, catalogazione ed elaborazione dei dati da parte degli investigatori.

Il software consente agli utenti di analizzare agevolmente i contenuti di hard-disk e, in generale, di memorie di archiviazione, raccolti durante le attività di polizia, nonché di indicizzare un’ampia varietà di file quali immagini di dischi fisici, archivi e-mail, Instant Messaging e registri di chiamate rinvenibili anche sui più diffusi Cloud Data Storage (vale a dire vere e proprie “memorie completamente virtuali” e, in quanto tali, difficili da individuare). Il sistema permette, altresì, la realizzazione di reportistiche, anche grafiche, intuitive, user friendly e connotate da un’elevata intelligibilità.

Tale iniziativa si inserisce nel solco della sinergica e proficua collaborazione da sempre in essere tra le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria bolognesi, con l’obiettivo di rendere sempre più efficaci le tecniche investigative, siano esse tradizionali che digitali, e raggiungere in tal modo risultati incisivi nella lotta a una criminalità economica e finanziaria sempre più agguerrita e “moderna”.

















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