Di seguito si riportimo un commento a firma di don Fabrizio Crotti, parroco di Santo Stefano, sul concerto “Mattutino delle tenebre” eseguito nella chiesa di Santo Stefano, alle 5 del mattino del 27 maggio in occasione della Notte Bianca.
Dalla notte bianca al mattutino delle tenebre
Quando mi fu richiesta la disponibilità a mettere a disposizione la chiesa per il canto del “mattutino delle tenebre” come ultimo appuntamento della “notte bianca” rimasi perplesso, tuttavia acconsentii.
Sono troppo convinto che le chiese siano luoghi ove la cultura religiosa si è espressa in arte e siano degli ottimi mediatori culturali, oggi ancor più necessari a causa di un analfabetismo religioso di ritorno, per non correre il rischio di aver perso qualche ora di sonno o di accogliere gente ciondolante per il sonno ed altro.
Il canto gregoriano, ormai sconosciuto ai più e desueto nella maggior parte delle nostre celebrazioni, poteva non essere un elemento di richiamo come pure i testi rigorosamente in latino.
Stupore e meraviglia son andati aumentando unitamente al numero degli intervenuti.
Un pubblico silenzioso, raccolto attento si è andato componendo con puntualità e compostezza inattese.
Il dialogo tra il tenore che proclamava l’antifona e la soprano che la commentava hanno creato un’atmosfera di meditazione che certo non ci si poteva aspettare dopo una notte di canti, danze e frastuoni.
Il commento ed il supporto degli organi sapientemente suonati dal maestro Negri hanno ovattato un’atmosfera che nessuno voleva finisse.
Al termine dell’ultima esecuzione, l’applauso scrosciante e prolungato ha sottolineato l’indubbio assenso dei convenuti. Come si conviene ad esecuzione di brani religiosi, termina l’esecuzione in silenzio, senza bis; così è stato pur se alcuni si sono trattenuti a lungo, mancava la voglia di uscire…forse si desiderava un prosieguo.
Questa esperienza indubbiamente dice come vi sia ancora tra i giovani, almeno in alcuni, il desiderio di spiritualità e di musica altra che parli al cuore e faccia emergere i sentimenti dell’anima.
(don Fabrizio Crotti – Parroco in Santo Stefano)