Oggi in aula, durante la discussione degli emendamenti proposti dalle minoranze sul Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi, si è assistito ad un imbarazzante quanto assordante silenzio delle Consigliere DS di fronte alla richiesta di garanzie di “genere” del tutto dimenticate dalla maggioranza di Palazzo Malvezzi nel regolamento redatto.
“Purtroppo questa cosa si verifica spessissimo – affermano i Consiglieri provinciali di AN Claudia Rubini e di FI Angela Labanca – quando si deve nei fatti aiutare veramente la donna extra comunitaria ad uscire da quella cappa di oppressione che ancora nel nostro paese troppo spesso la affligge a causa di atteggiamenti culturali sbagliati che dovremmo combattere tutte assieme”.
“Invece, – continuano Rubini e Labanca – di fronte ad emendamenti quali quelli presentati che chiedevano forti garanzie di rappresentanza all’interno di questo organismo, come la previsione dell’alternanza uomo/donna nelle cariche di Coordinatore e Vice Coordinatore, nessuna Consigliera diessina ha avuto il coraggio di dichiararsi favorevole e questo è per noi veramente inaccettabile”.
“Non è concepibile, a meno che ciò non risponda ad altre logiche che non dovrebbero appartenere a noi donne impegnate in politica, – concludono Claudia Rubini e Angela Labanca – che le donne DS chiedano le quote rosa per noi italiane e poi, quando si tratta di sostenere il percorso di integrazione sociale, politica e culturale delle donne extra comunitarie, facciano finta di non capire e che tutto vada bene così”.