L’Emilia Romagna è tra le 13 Regioni italiane che per prime, dall’inizio di aprile, attiveranno una sorveglianza permanente sullo stato di salute della popolazione adulta nell’ambito del progetto ‘Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), un’indagine nazionale in corso già da due anni condotta dalle Aziende Usl e promossa dal ministero della Salute e dalle Regioni con il supporto tecnico e metodologico dell’Istituto superiore di sanità. Al progetto hanno aderito tutte le Aziende Usl della regione.
Il monitoraggio è stato svolto finora attraverso interviste telefoniche, realizzate da un gruppo formato da personale sanitario dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende usl di tipo ‘puntuale’ senza, cioè, una continuità nel tempo.
La sorveglianza permanente prevede invece interviste telefoniche durante tutto l’arco dell’anno: questo permetterà, spiega una nota della Regione, di analizzare e approfondire i comportamenti dei cittadini e delle cittadine e di definire così veri e propri trend.
Ogni mese, a partire da aprile, ciascuna delle undici Aziende Usl dell’Emilia Romagna intervisterà 25 adulti di età compresa tra i 18 ed i 69 anni arrivando ad oltre 3 mila schede compilate in un anno; le persone sorteggiate casualmente dalle liste delle anagrafi delle Aziende Usl saranno avvertite con una lettera così come i rispettivi medici di famiglia.
Gli argomenti oggetto dell’indagine sono relativi, tra l’altro, all’attività fisica, al fumo, all’alimentazione, al consumo di alcol, alla sicurezza stradale, ed, infine, agli screening dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto.