E’ finita con l’arresto di un transessuale campano l’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Bologna e dalla scientifica, volta ad identificare la persona che venerdì scorso è riuscita a rapinare un pensionato di 77 anni nella sua casa di via Massarenti, sotto le Due Torri.
La vittima e il transessuale si erano incontrati la mattina dello scorso 16 marzo in piazza Re Enzo; si erano conosciuti e l’anziano aveva invitato M.V., 43 anni, a bere qualcosa a casa sua, ingnorando tanto la sua vera identità e quanto le sue reali intenzioni.
L’uomo, infatti, ha approfittato per drogare il succo di frutta bevuto insieme alla sua vittima con una dose di sonnifero che ha stroncato il pensionato, finito in coma e ripresosi solo domenica scorsa.
Il rapinatore ha così avuto modo di trafugare dall’appartamento di via Massarenti alcuni oggetti e circa 1.000 euro in contanti.
A ritrovare il corpo dell’anziano, riverso sul pavimento, era stata la figlia, arrivata a Bologna solo sabato mattina. Molti i dettagli che la vittima ha fornito alla Polizia nel decrivere quella che credeva una donna, tra cui anche un tatuaggio sul seno raffigurante uno scorpione. Ad incastrare M.V. è stata un’impronta digitale rinvenuta sul mobile da cui era sparito il denaro e una boccetta di sonnifero che la Polizia ha ritrovato nel dormitorio comunale, dove a volte passava la notte e da cui è stato prelevato.
Al momento il transessuale è sottoposto a fermo come indiziato di reato. Su di lui gravano le accuse di lesioni e rapina aggravata. L’anziano, invece, è ancora ricoverato in ospedale ma in via di guarigione.