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Fiorano: piano-programma per qualificazione spazi uso pubblico

Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato il “Piano-programma per la qualificazione degli spazi di uso pubblico e la percorribilità pedonale e ciclabile”, curato dallo studio Oikos.

Il progetto si compone di due parti: una inerente la circolazione ciclo-pedonale mentre la seconda riguarda la eliminazione delle barriere architettoniche e degli ostacoli alla circolazione delle persone diversamente abili.

Il sindaco Claudio Pistoni ha sottolineato come l’amministrazione abbia scelto l’ottica della pianificazione: prevedere come dovrà diventare Fiorano per impegnare in una unica direzione tutti gli interventi, sia del pubblico che dei privati, e fornire ai cittadini la possibilità di giudicare l’amministrazione comunale sugli impegni assunti.
Pianificare vuole dire fare in più tempi, con un unico obiettivo e adottando standard di riferimento a cui tutti dovranno attenersi.

Il piano per la eliminazione delle barriere architettoniche ha comportato un lavoro puntuale sul territorio, per definire i “percorsi privilegiati” e gli ambiti di particolare concentrazione di edifici generatori e attrattori di traffico pedonale (edifici pubblici, chiese, farmacie, negozi ecc.). Ha quindi individuato le situazioni problematiche tipiche costruendo un quadro di riferimenti sulle situazioni di disagio ricorrenti. Ha classificato la qualità dei percorsi analizzati per definire le priorità di intervento e, nel Piano, ha indicato l’insieme di scelte urbanistiche che consentono di rendere accessibile alla totalità dei cittadini i luoghi di uso pubblico, secondo la logica dell’integrazione fra percorsi pedonali, servizi di trasporto pubblico e uso del mezzo privato.
I progettisti hanno stilato un abaco delle soluzioni tipizzate affinché l’amministrazione possa applicarle a tutto il territorio nelle diverse fasi di attuazione del piano, ma anche come guida operativa alla redazione di progetti esecutivi di intervento.

Il Piano della Mobilità Ciclabile esamina la situazione attuale e le eventuali criticità in essa contenute, ma prevede anche l’estensione della rete per collegare la Statale, che del Piano costituisce il percorso centrale, con Ubersetto, la stazione, la collina di Spezzano e di Nirano, Sassuolo e Maranello.
Definisce i diversi tipi di ciclabile possibile, perché si interviene su una realtà già antropizzata e urbanisticamente organizzata, con spazi non sempre sufficientemente ampi per garantire percorsi riservati.

















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