Le imprese artigiane dell’Emilia Romagna, nonostante la mancata crescita dell’economia nazionale, hanno continuato a credere nella ripresa ed hanno investito nel 2005, un 5% in più rispetto all’anno precedente; soprattutto in tecnologie (60%) e poi in ristrutturazioni di immobili e capannoni e avvio di nuove imprese.
Sono alcuni degli elementi più significativi emersi nel corso dell’Assemblea di bilancio di Artigiancredit, il Consorzio fidi dell’Emilia Romagna, svoltasi questa mattina a Bologna, alla presenza dell’Assessore regionale alle attività produttive, Duccio Campagnoli.
Il presidente di Artigiancredit Enrico Barbi ha illustrato le ragioni di esistenza del Consorzio, nato dalla concorde volontà e dall’iniziativa di CNA e Confartigianato dell’Emilia Romagna, che è stato in questi anni ed è tuttora, strumento importante per il credito all’artigianato e per lo sviluppo economico e sociale del territorio regionale.
Artigiancredit chiude positivamente il 2005: sono stati garantiti alle imprese socie 633milioni di euro, consentendo così un volume di finanziamenti pari a 1 miliardo e 800 milioni di euro. Un’attività in ulteriore crescita; nei primi quattro mesi del 2006, il Consorzio regionale fidi ha infatti incrementato la propria attività di garanzia dell’1,04% in totale, mentre la garanzia destinata solo ad investimenti ha registrato una crescita dell’8,29%, “a dimostrazione – ha commentato l’amministratore delegato di Artigiancredit Glauco Cavassini – che gli imprenditori artigiani credono nella ripresa e valutano positivamente i primi segnali di recupero mostrati dalla nostra economia”.
Sulla competitività del sistema di piccole imprese emiliano romagnole punta anche l’assessore regionale alle attività produttive, che proprio in questi giorni ha dato il via al nuovo bando per la concessione di contributi in conto interessi. “L’artigianato – ha affermato Campagnoli nel corso del suo intervento all’assemblea di Artigiancredit – ha sempre fornito un contributo determinante per l’ occupazione e la tenuta competitiva del sistema economico di questa regione. Proprio partendo da questo quadro consolidato, l’assessorato ha messo a punto in questi anni, un insieme di politiche e strategie per rafforzare e rilanciare le imprese. Un lavoro portato avanti in stretta collaborazione con le Associazioni di categoria, col sistema bancario e con quello regionale dei Consorzi fidi e che ha il proprio punto di forza nella messa a punto di un insieme di interventi finalizzati a sostenere gli investimenti innovativi dell’artigianato attraverso il sostegno e l’agevolazione nell’ accesso al credito e della capitalizzazione delle imprese. Mi riferisco agli interventi previsti nel Programma Triennale per le Attività Produttive 2003-2005, in particolare nelle Misure 1.1 Azione A, 1.2, 4.2 relativi alla costituzione di un fondo regionale di garanzia, alla Misura 1.1 Azione B finalizzata a favorire gli investimenti innovativi da parte delle imprese, nonché quelli previsti nella legge regionale 20 del ’94”.
A questi interventi si aggiunge ora quello previsto dalla Delibera 680 del 17 maggio 2006 con la quale la Giunta Regionale ha approvato un nuovo bando per l’erogazione di contributi in conto interessi a favore delle imprese artigiane sia di produzione che di servizio. “I contributi – ha spiegato l’assessore regionale consisteranno nell’abbattimento del tasso di interesse ufficiale praticato da banche e/o società di leasing a fronte di un finanziamento bancario o della sottoscrizione di un contratto di locazione finanziaria”. I finanziamenti e i contratti di locazione finanziaria che le imprese dovranno stipulare per effettuare investimenti previsti nel bando regionale, potranno essere assistiti o meno da garanzia. In quest’ultimo caso, va sottolineata la sinergia che è stata creata tra lo strumento previsto nel bando appena emanato e il fondo regionale di controgaranzia affidato ad Artigiancredit, che permetterà alle imprese artigiane di beneficiare – proprio per effetto del simultaneo intervento della garanzia diretta prestata dai Confidi territoriali e della controgaranzia prestata dal Fondo regionale –di una garanzia massima fino all’80% del finanziamento. Notevole lo sforzo finanziario della Regione: per l’attuazione dell’intervento sono stati messi a disposizione del bando 10 milioni di euro, mentre il Fondo regionale di controgaranzia può disporre di una dotazione iniziale di oltre 11milioni di euro.