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Hera: l’impegno e gli investimenti sul territorio di Modena

Maurizio-ChiariniSono stati illustrati oggi a Modena i risultati dei primi 10 anni di attività di Hera e gli obiettivi futuri che testimoniano l’impegno dell’Azienda verso il territorio, in termini economici ma anche ambientali e sociali.

Tutti i dati, rendicontati nel Bilancio di Sostenibilità 2012 del Gruppo Hera, sono stati presentati in mattinata a un convegno che si è tenuto al Museo Casa Enzo Ferrari. L’appuntamento, concluso dall’Amministratore Delegato Maurizio Chiarini, ha visto anche la partecipazione di Simona Arletti, Assessore all’Ambiente del Comune di Modena. Nel corso della mattinata, Mario Tozzi, Primo Ricercatore CNR, Geologo e Divulgatore Scientifico, ha moderato una tavola rotonda con Gianmaurizio Cazzarolli, Site manager Tetra Pak Packaging Solutions, Eugenio Garavini, Vice Direttore Generale di Banca popolare dell’Emilia-Romagna, Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena, e Elena Salda, Vice Presidente CMS S.p.A. e Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Modena.

Nel 2012 a Modena circa 151 milioni di ricaduta economica. Soddisfazione clienti a 72 su 100

Nel corso della presentazione del Bilancio sono stati esposti i numeri dell’impegno Hera nel territorio di Modena, a cominciare dalla ricaduta in termini economici. E’ stata, ad esempio, di 150,7 milioni la ricaduta del Gruppo nell’area modenese, tra valore aggiunto distribuito (ad es. stipendi ai lavoratori, dividendi agli azionisti del territorio, imposte, tasse e canoni agli Enti locali) e forniture da imprese locali, che rappresentano il 65% delle forniture complessive al Gruppo. Per quanto riguarda gli investimenti, dal 2005 sono stati complessivamente 241 milioni gli euro destinati al territorio, 27,8 nel solo 2012 di cui il 45% destinato al ciclo idrico.

Hera resta, inoltre, una realtà in grado di offrire opportunità di lavoro. Complessivamente, al 31/12/2012, sono 1.061 i dipendenti con contratto a tempo indeterminato sul territorio di Modena, a cui si aggiungono le 633 persone impiegate indirettamente, ovvero quella parte di forza lavoro dei fornitori locali che svolge attività per i business gestiti da Hera.

Per quanto riguarda la gestione del ciclo rifiuti, quella di Modena risulta allineata alle migliori esperienze europee. Rispetto al 2001 i conferimenti in discarica, infatti, sono scesi al 7% (erano il 26%) e la raccolta differenziata ha sfiorato il 56% (era il 26,8% nel 2005). Le emissioni del termovalorizzatore sono risultate essere mediamente inferiori di ben il 85,8% rispetto ai livelli consentiti dalla legge. La soddisfazione dei clienti per i servizi erogati si è ancora attestata su un livello molto alto: pari a 72 punti su una scala da 0 a 100.

Tanti gli obiettivi per il 2013, fra cui una bolletta più chiara

Accanto ai risultati 2012, sono stati presentati alcuni dei 49 obiettivi del Gruppo, per il 2013, per le varie categorie di stakeholder. Fra questi: rendere più leggibile e chiara la bolletta, sottoscrivere con le organizzazioni sindacali un protocollo d’intesa in tema di appalti, ridurre ulteriormente l’utilizzo delle discariche, definire nuove modalità di raccolta dei rifiuti ingombranti per intercettare beni riutilizzabili riducendo i rifiuti, proseguire nell’impegno per la tutela e la qualità ambientale del territorio attraverso importanti interventi nel ciclo idrico.

HeraLAB: il nuovo modello di coinvolgimento degli stakeholder del Gruppo Hera sarà avviato a Modena nel 2014

In mattinata è stato presentato anche il nuovo progetto di Hera per il coinvolgimento degli stakeholder sui territori : si chiama HeraLAB, acronimo di Local Advisory Board, consiglio consultivo locale, ma anche abbreviazione di’ laboratori per il territorio’. Si tratta di 7 consigli, uno per ciascuna area territoriale, e a Modena sarà avviato il prossimo anno, a valle di una sperimentazione iniziata nel 2013 nei territori di Ravenna e Imola-Faenza. Ogni LAB vedrà lavorare fianco a fianco un gruppo di persone, espressione di diverse categorie di stakeholder, che si riunirà periodicamente da 4 a 6 volte l’anno per 3 anni. I LAB avranno il compito di formulare annualmente una proposta di interventi di coinvolgimento degli stakeholder e di iniziative, da realizzare anche in collaborazione con altri soggetti, per promuovere e migliorare la sostenibilità dei servizi forniti da Hera. Le proposte saranno formalizzate in un Piano di iniziative locali che dovrà essere valutato e approvato da Hera prima della sua attuazione, assicurando un’adeguata informazione sui criteri utilizzati per la valutazione, sia nei confronti dei LAB sia verso l’esterno. Ai LAB parteciperà l’Area Manager di Hera, con il compito di coordinare i lavori e svolgere il ruolo di anello di congiunzione tra Hera, i LAB e i territori. L’informazione verso l’esterno in merito al progetto HeraLAB sarà garantita da una sezione dedicata del sito web di Hera e già disponibile all’indirizzo www.heralab.gruppohera.it.

Iniziative di rilievo per il 2012 sul territorio modenese

Tra le iniziative di maggiore rilievo del 2012, sono stati sottolineati nel corso della presentazione gli interventi a sostegno delle popolazioni terremotate e il miglioramento del servizio idrico sul territorio.

Hera ha, infatti, fornito supporto in vari modi alle popolazioni colpite lo scorso anno dal terremoto: attraverso una stretta collaborazione con la Protezione Civile della Provincia di Modena, con personale del Gruppo assegnato alla funzione “servizi essenziali” nel Centro di Coordinamento Soccorsi di Marzaglia (MO); con l’adesione alla raccolta fondi della Regione Emilia-Romagna, che ha visto il versamento da parte di Hera di 300 mila euro; con la decisione volontaria di sospendere i pagamenti delle fatture ai clienti che dichiaravano inagibilità del relativo edificio già da maggio 2012 e successiva applicazione delle delibere AEEG; assistendo Aimag con la messa a disposizione di circa 100 postazioni di lavoro nei propri uffici di Modena; infine, con l’attivazione gratuita del servizio internet wi-fi in 5 tendopoli di Mirandola da parte di Acantho, società di telecomunicazioni del Gruppo.

Per quanto riguarda invece il servizio idrico, sono state superate le criticità degli approvvigionamenti nelle aree dell’Appennino servite da Hera. Gli investimenti realizzati negli ultimi anni hanno infatti permesso di creare un’unica rete interconnessa tra gli acquedotti di pianura e quelli di montagna, che anche nel 2012 ha garantito la continuità del servizio nonostante l’emergenza causata dalle alte temperature estive e dalle scarse precipitazioni di inizio anno. Per fare un esempio, la rete idrica di Modena è collegata all’area di Maranello all’altezza del sollevamento della Martiniana (Modena Sud), che a sua volta si connette alle reti di montagna con i sollevamenti di San Venanzio (Maranello) e Montardone (Serramazzoni), attraverso la cosiddetta “dorsale plano-appenninica”. Altre dorsali analoghe percorrono il territorio da Sassuolo verso Serramazzoni e da Spilamberto verso Vignola e Marano sul Panaro, permettendo di alimentare la montagna, in caso di necessità, con la risorsa idrica proveniente dalla pianura.

Chiarini: forte impegno per il dialogo con il territorio

“Il 2012 è stato il decennale della nascita di Hera. È per questo che abbiamo realizzato una specifica sezione del nostro Bilancio di Sostenibilità dedicata ai risultati sociali e ambientali ottenuti nei primi 10 anni di attività. Questa sezione contiene 48 indicatori il cui andamento nei 10 anni dimostra come Hera abbia contribuito e contribuisca significativamente a migliorare la sostenibilità del territorio servito, intendendo con questo la qualità dei servizi, il rispetto dell’ambiente, il coinvolgimento dei lavoratori, la soddisfazione dei clienti – spiega Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato Hera –. Proprio per rimarcare questo nostro impegno e favorire la conoscenza e lo scambio di idee e proposte abbiamo voluto creare nuove opportunità di dialogo tra l’azienda e le comunità servite. Crediamo che HeraLAB possa diventare uno strumento utile in questo senso, per creare maggiore conoscenza e condivisione delle scelte aziendali e per continuare a migliorare la sostenibilità del territorio attraverso un dialogo costante e strutturato con i nostri stakeholder”.

 
















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