“Sono legittime le perplessità, che a più riprese, in questi anni, così come negli ultimi giorni, – premette Alberto Crepaldi, segretario Confcommercio città di Modena – sono state sollevate dai gestori di caffetterie e ristoranti, in particolare del centro storico, rispetto al carattere eccessivamente stringente della regolamentazione sui dehors”.
“Anche guardando a quanto accade in altre città d’arte dell’Emilia Romagna, continuiamo a ritenere che il regolamento comunale vada cambiato, aggiornato, reso più elastico e depurato di una serie di prescrizioni e limitazioni fuori dal tempo, che non è stato possibile eliminare al momento dell’ultima revisione approvata nei mesi scorsi”.
“Ciò – prosegue Crepaldi – non solo per mettere in condizioni gli esercizi pubblici di soddisfare al meglio le richieste della clientela, ma anche per rendere sempre più accogliente e attrattiva la nostra città: nessuno mi farà cambiare idea rispetto al fatto che il decoroso allestimento di dehors rappresenta infatti un elemento di valorizzazione della nostra città, a tutto vantaggio di cittadini e visitatori di Modena”.
“Credo – conclude Crepaldi – che il “caso” del Caffè Concerto debba rappresentare un prezioso precedente per riaprire una discussione su come ammodernare, a favore di tutti, le regole sui dehors; in tutto ciò superando definitivamente una tensione a considerare il centro storico di Modena una sorta di museo all’aperto, da imbalsamare, con la conseguenza di limitare la libertà di impresa, stroncandone le tensioni più qualificanti ed innovative”.