«Sarebbe meglio che il gruppo dirigente Fiom leggesse l’accordo prima di emettere sentenze». Il segretario provinciale della Fim-Cisl di Modena, Claudio Mattiello, replica così alle polemiche sollevate sul nuovo contratto nazionale per il gruppo Fiat. Un accordo, dice Mattiello, che non è il copia e incolla né di Pomigliano né di Mirafiiori, ma è frutto di una trattativa serrata che ha visto anche momenti di tensione, tanto è vero che per ben due volte si è rischiata la rottura. «Nel merito l’accordo prevede la possibilità di attivare diciotto turni in tutti gli stabilimenti. Questo – ricorda il segretario Fim – era previsto anche dai contratti nazionali unitari e separati. Inoltre le aziende potranno richiedere 120 ore di straordinario comandato. Il contratto dei metalmeccanici prevede la possibilità per le aziende di applicare le 64 ore annue di flessibilità che, sommate alle 40 ore di straordinario, fanno in totale 104. Noi – continua Mattiello – siamo riusciti a non introdurre le 64 ore e abbiamo portato miglioramenti economici: 600 euro di bonus per l’anno 2011 che saranno riconosciute a tutto il gruppo, Ferrari compresa. In più lo straordinario partirà sin dalla prima ora con il 60 per cento di maggiorazione, mentre attualmente proprio in Ferrari, per fare un esempio, vi è una maggiorazione del 25 per cento per le prime due ore e del 50 per le successive». Il segretario dei metalmeccanici cislini aggiunge che viene introdotto il sesto scatto di anzianità con effetto retroattivo per coloro che avessero già maturato il quinto scatto, viene armonizzata la busta paga mensilizzando alcune voci come il premio feriale e il premio di produzione, il che porterà a un aumento complessivo del 5 per cento della paga oraria. Questo comporterà un aumento in percentuale anche sugli istituiti diretti e indiretti (maggiorazioni turni, straordinario, tfr, 13sima, ecc). Inoltre, mentre a Pomigliano e Mirafiori si applicano misure per ridurre l’assenteismo, è lasciata la facoltà di decidere a livello di sito aziendale quale sistema adottare per ridurre il tasso di assenteismo laddove sussiste il problema. «Abbiamo tenuto sulla possibilità di trattare il secondo livello in azienda. Ciò significa – spiega Mattiello – che per la Ferrari dovremmo ora ricominciare a trattare il rinnovo dell’ integrativo aziendale. Per quanto riguarda la rappresentanza, la Fim non ha richiesto né cercato l’estromissione della Fiom dal tavolo, ma durante la trattativa la Fiom ha più volte dichiarato la propria indisponibilità a ricercare soluzioni, visto che non aveva firmato né Pomigliano né Mirafiori. Per coerenza bisognerebbe ricordare che la modifica dell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori nel 1995 fu appoggiato sia dalla Fiom che dalla stessa Cgil; ebbene quella modifica ha sancito che sono riconosciuti i firmatari dei contratti. Insomma, chi è causa del proprio mal pianga se stesso… Comunque Fim e Uilm hanno bisogno anche della Fiom; pertanto auspichiamo che nei prossimi mesi vi possa essere un ripensamento. È per questo che non nomineremo subito le rsa complessive, ma solo le nostre, lasciando tempo alla Fiom per decidere. Ovviamente i tempi non possono essere biblici; diciamo – conclude il segretario provinciale Fim-Cisl – che entro quattro mesi la Fiom dovrà e potrà sciogliere il nodo».
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Reg. Trib. di Modena il 30/08/2001
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