lunedì, 19 Maggio 2025
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaInfermieristica Interculturale, l’Università degli studi di Modena e Reggio capofila di un...





Infermieristica Interculturale, l’Università degli studi di Modena e Reggio capofila di un progetto di studio europeo

Il corso di laurea in Infermieristica di Reggio Emilia dell’Università degli studi di Modena e Reggio ha ricevuto, per il secondo anno consecutivo, un finanziamento dalla Comunità Europea, attraverso il “Life Learning Programme”, per un Percorso Intensivo di Infermieristica Interculturale.

L’obiettivo del progetto è definire le competenze infermieristiche utili alla presa in carico della persona immigrata ed in questa sessione ha concentrato la sua attenzione sulla figura del bambino, dell’adolescente, dell’adulto e dell’anziano.

Il corso di laurea in Infermieristica di Reggio Emilia dell’Ateneo emiliano, presieduto dal prof. Anto De Pol, è capofila del progetto che vede coinvolte l’Artesis School di Anversa, l’Hogeschool Zeeland di Vlissingen (Olanda) e le Università di Turku e Seinajoki (Finlandia).

“L’idea del progetto – afferma la coordinatrice del progetto dott.ssa Daniela Mecugni dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – nasce da una pluriennale collaborazione tra le università, con frequenti scambi di docenti, studenti in tirocinio, scambi di materiale didattico innovativo, confronto sui piani di studio e sulle metodologie didattiche. Di particolare interesse è risultata essere l’opportunità che gli studenti hanno avuto di incontrare e conoscere i processi di accoglienza e gestione delle popolazioni immigrate in contesti sociali ed economici molto diversi, quanto e come differiscono le possibilità e le politiche che i vari Stati coinvolti riescono ad attuare e quali ripercussioni abbiano sull’organizzazione dei servizi assistenziali, così come il diverso ruolo che gli Infermieri possono assumere”.

Il primo incontro si è svolto lo scorso anno a Vlissingen, nel sud dell’Olanda, dove gli studenti hanno iniziato a lavorare sull’identificazione delle competenze di base che l’infermiere deve avere per la presa in carico dell’utente immigrato. Mentre l’università di Scienze Applicate di Seinajoki (Finlandia) ha ospitato, per due settimane, venti studenti e dieci docenti che hanno lavorato insieme in attività d’aula, laboratori informatici e visite didattiche ai contesti di salute di riferimento.

Il prodotto finale è un documento, prodotto dagli studenti, che ha definito una priorità di competenze di tipo cognitivo, tecnico, relazionale ed ha evidenziato la necessità di una formazione specifica e di quel saper essere che, nonostante un’importante evoluzione normativa che definisce l’infermiere responsabile della presa in carico della persona, resta una risorsa fondamentale della professione.

















Ultime notizie