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Primo fine settimana di pesca in montagna, le novità del calendario ittico provinciale

Per i pescatori modenesi amanti della pesca nei torrenti di montagna il prossimo sarà il primo fine settimana in cui sarà possibile praticare questa attività. La pesca nelle acque di pianura, infatti, è consentita tutto l’anno, mentre in montagna è partita questa settimana per proseguire fino al 2 ottobre con possibilità, vietata finora, di pescare anche al martedì, mercoledì e venerdì. L’apertura a più giorni in montagna è stata decisa dalla Provincia dopo aver verificato una certa stabilità della presenza numerica della trota, sostenuta anche dall’attività di ripopolamento effettuata dai centri di riproduzione provinciali di Fanano e Frassinoro.

L’aumento dei giorni di apertura per la pesca alla trota in Appennino rappresenta solo una delle novità del Calendario ittico provinciale che individua e aggiorna le zone di tutela e sviluppo della fauna ittica e le zone di regolamentazione speciale, oltre a disciplinare l’esercizio della pesca nel modenese, una pratica che coinvolge nel modenese quasi nove mila pescatori.

«Da quest’anno il Calendario diventa biennale – commenta Giandomenico Tomei, assessore provinciale alle Politiche faunistiche – allo scopo di snellire le procedure e favorire una maggiore conoscenza delle regole. Poi abbiamo deciso di unificare per la prima volta tutte le disposizioni in materia di pesca in un unico atto, il Calendario ittico provinciale appunto, un po’ come avviene da anni per la caccia. Abbiamo aggiornato l’ordinamento della pesca sulla base della costante campagna di monitoraggio sullo stato della fauna ittica, effettuata con la collaborazione dell’associazione Pesca di Modena e tenendo conto delle richieste da parte delle società di pesca sportiva e dei Comuni».

Tra le altre novità il divieto di pesca in tutti i corsi d’acqua e bacini all’interno della Riserva di Sassoguidano a Pavullo e delle Salse di Nirano a Fiorano, la regolamentazione della pesca alla carpa e la possibilità di effettuare, per la prima volta in regione, la pesca in movimento utilizzando apposite ciambelle galleggianti, chiamate “belly boat”, ma solo in modalità no kill (rilasciando immediatamente la preda): questo tipo di pesca, una moda arrivata dagli Stati uniti anche in Italia, è consentita per ora solo ai laghi Curiel di Campogalliano. Nel Calednario, inoltre, sono elencate tutte le specie a rischio per le quali sono previste forti limitazioni alla cattura.

Tutta la cartografia con i divieti, le zone a regolamentazione speciale, come il no kill, e i campi di gara sono disponibili sul sito www.provincia.modena.it.

















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