Nel rispetto dell’autonomia delle parti non intendiamo prendere posizione in relazione al confronto in atto che coinvolge il Comune di Modena, gli agenti della Polizia Municipale e i Sindacati.
Come rappresentanti d’imprenditori che gestiscono attività commerciali, artigianali e di servizio, sentiamo però la necessità di fissare alcune idee che a nostro parere dovrebbero avere un peso nelle scelte che si andranno a fare in futuro.
Sicuramente il corpo della Polizia Municipale, per ruolo, competenza e capacità rappresenta un punto fermo nell’ambito di quella articolata rete che consente di assicurare un adeguato presidio del territorio e il cui coordinamento è molto importante. Una rete, di cui fanno parte, pur con funzioni diverse, le Forze dell’Ordine e tutti quei soggetti chiamati a garantire l’ordine pubblico, il rispetto delle regole, il contrasto nei confronti della possibile diffusione di aree di degrado.
C’è un’aspettativa di sicurezza che riguarda l’intera comunità, con specificità che interessano alcune categorie a rischio. Tra queste sicuramente si collocano i commercianti e per questo ancora una volta ricordiamo quanto sia importante creare le migliori condizioni possibili affinché la sicurezza, anche quella percepita, si rafforzi.
Le imprese, come tutti, hanno necessità di lavorare in un clima di serenità e sicurezza. Lo abbiamo detto in passato e lo ribadiamo oggi.
La scelta del vigile di quartiere, ad esempio, è strategica e va riempita di contenuti operativi, che per noi significano il pattugliamento, motorizzato piuttosto che a piedi, delle strade cittadine, con un’attenzione particolare in occasione della chiusura mattutina e serale delle attività commerciali. Parimenti ricordiamo quanto sia importante intensificare la lotta ai danneggiamenti e al vandalismo, fenomeni che, soprattutto nelle ore notturne, negli ultimi anni sono cresciuti in modo preoccupante e che arrecano spesso danni ai commercianti e rendono poco vivibili alcune zone della città.
Resta, da ultimo, in questo sintetico intervento, da riproporre e auspichiamo anche affrontare e risolvere il tema del numero di persone destinato al presidio del territorio. Anche in questo caso richiamiamo un concetto già proposto. Nel rispetto dei ruoli e delle competenze si lavori affinché si possa per quanto possibile, favorire, la presenza tra la gente di quelle figure rassicuranti che sono chiamate a garantire sicurezza e rispetto delle regole.


