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Modena: rinnovato con le banche l’accordo anticrisi per PMI

È stato rinnovato anche per il 2011 l’accordo, in scadenza a fine anno, per il rilancio delle piccole e medie imprese che garantisce condizioni agevolate di accesso al credito alle aziende modenesi con esigenze di liquidità causate dalla crisi economica. Promosso dalla Provincia di Modena, l’accordo è stato sottoscritto da sette istituti di credito: Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca popolare di Verona-Bsgsp, Banca modenese, Banca popolare di San Felice, Cassa di risparmio di Cento, Emilbanca e Banca di Cavola e Sassuolo; quattro Consorzi fidi (Cofim, Cofiter, Confidi per le imprese e Unifidi) e dalla Camera di commercio di Modena. Dal momento della sua attivazione, nell’aprile 2009, al 30 settembre 2010 (data dell’ultimo report) sono state realizzate 886 operazioni di finanziamento agevolato, alle Pmi modenesi di tutti i settori, per un importo complessivo di oltre 46 milioni di euro.

«L’accordo è stato attivato in un contesto di assenza di altri strumenti finanziari anticrisi di fonte regionale o nazionale – commenta Daniela Sirotti Mattioli, assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale – e, come dimostrano i numeri, si è rivelato uno strumento utile in favore dalle imprese per superare la difficile fase di restrizione dell’offerta creditizia. Per questo – aggiunge l’assessore – non solo lo riproponiamo per tutto il 2011, affiancandolo al recente Fondo di co-garanza della Regione Emilia Romagna per finanziamenti per liquidità e scorte, ma stiamo lavorando per coinvolgere altri istituti di credito».

L’accordo anticrisi provinciale prevede condizioni agevolate di accesso al credito alle Pmi modenesi di tutti i settori produttivi per esigenze di liquidità a breve e medio termine causate dalla crisi economica. Le imprese possono accedere, senza limiti di plafond stabiliti dalle banche, a finanziamenti fino a 60 mesi, a tasso agevolato con spread concordato e con copertura di garanzia del 30 o 50 per cento a seconda della fascia di rating. L’accordo disciplina anche le commissioni dei confidi e le spese di istruttoria bancaria, stabilendo altresì i tempi di risposta degli istituti di credito che non devono eccedere i 15 giorni.

















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