Niente di nuovo nella vertenza tra Sindacati e Gruppo Marazzi: ieri si è svolto l’incontro tra rappresentanti dei lavoratori e quelli dell’azienda che si sono presentati nuovamente con il piano di accorpamenti e riorganizzazione motivato da un calo del fatturato: alla Ragno di Sassuolo resterà solo la logistica, mentre lo stabilimento di Iano sarà chiuso. La ristrutturazione riguarderebbe 366 lavoratori, la metà dei quali dovrebbe essere riassorbita.
Ulteriori iniziative di lotta potrebbero essere decise nelle prossime ore, mentre ieri un gruppo di lavoratori ha manifestato davanti alla sede di Confindustria Ceramica. I rappresentanti dei lavoratori dicono no alla chiusura di due stabilimenti, no all’esclusione dalla discussione del tema dei lavoratori somministrati e delle Coop, no al taglio di 366 occupati e no alla revisione dei trattamenti contrattuali in essere per tagliare i costi abbassando condizioni, rivedendo orari, etc.
Un nuovo incontro tra Sindacati, Azienda e Confindustria ceramica è previsto per venerdì prossimo.
Nel frattempo preoccupa anche la situazione dello stabilimento Ricchetti di Gorzano dove, per la possibile chiusura dello stesso tra fine ottobre e primi di novembre, sarebbero a rischio 98 posti di lavoro.