Un incubo fatto di percosse, bruciature, segregazione e minacce di morte, estese persino agli animali domestici. È la drammatica realtà vissuta da una donna di 30 anni residente a Cadelbosco Sopra, che ha trovato il coraggio di denunciare il compagno, un uomo di 37 anni, ponendo fine a un’escalation di violenza durata anni.
A seguito delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Cadelbosco Sopra hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 37enne, in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona. La Procura della Repubblica, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di dimora nell’intera provincia di Reggio Emilia con il divieto di avvicinamento alla vittima, e l’applicazione del braccialetto elettronico. All’uomo è stato prescritto di non avvicinarsi all’abitazione familiare, e ai luoghi dalle medesime frequentati mantenendo una distanza di almeno 2000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la vittima. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri di Cadelbosco Sopra che hanno condotto le indagini.
La denuncia presentata ai militari ha svelato un quadro di violenze sistematiche. Nonostante una separazione nel 2024, la ripresa della frequentazione nell’aprile dello stesso anno ha segnato l’inizio di un periodo ancora più buio. Tra gli episodi più gravi contestati:
- in estate, l’uomo ha causato una profonda bruciatura sulla gamba della donna utilizzando la marmitta della moto, “colpevole” di aver indossato un vestito corto. In altre occasioni, la vittima è stata colpita con pugni al naso e al volto;
- a fine novembre, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in auto per futili motivi legati alla spesa, l’uomo ha sottratto il cellulare alla compagna, confinandola in camera da letto per due giorni e impedendole ogni contatto con l’esterno;
- il 28 novembre, l’uomo è entrato in camera armato di coltello nel tentativo di colpire la donna, la quale è riuscita a calmarlo e, ottenuto il cellulare che le aveva sottratto, inviava segretamente un messaggio di aiuto a un’amica, che l’ha poi tratta in salvo;
- dopo la fuga della vittima, il 37enne ha inviato una foto in cui stringeva il gatto della donna per il collo, minacciando di ucciderlo se non fosse tornata. Grazie all’intervento del fidanzato della compagna, la vittima riusciva a tornare in possesso dei suoi effetti e soprattutto del suo gatto.
Le indagini dei Carabinieri di Cadelbosco supportate da testimonianze, foto e video dei segni lasciati sul corpo della donna, hanno consentito di acquisire a carico del 37enne elementi di presunta responsabilità. Esiti investigativi che condivisi hanno visto la Procura reggiana richiedere e ottenere la citata misura cautelare che l’altra mattina è stata eseguita dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra. L’uomo è stato immediatamente allontanato dal territorio provinciale con l’obbligo di mantenere la distanza dalla vittima, che sarà monitorato costantemente dai sistemi elettronici di controllo.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.


