E’ atteso nelle prossime ore fino all’alba il passaggio dei colmi di piena nei fiumi romagnoli, i più interessati dall’ondata di maltempo di questi due giorni. In particolare, Senio, Santerno e Lamone stanno registrando livelli oltre soglia 3, sfiorata anche dal Montone. La situazione è in via di miglioramento per quanto riguarda l’Idice, nel bolognese dove il colmo ha già raggiunto Sant’Antonio a quota 13,65 metri.
In via di esaurimento anche le precipitazioni, che continueranno in modo debole e intermittente per le prossimi due o tre ore.
Da più di 48 ore è attivato tutto il sistema di Protezione civile. In pianura come in collina, dove a causa di alcuni movimenti franosi alcune strade sono state chiuse. Come a Brisighella (RA), dove alcune famiglie sono isolate, seppur non in pericolo, e a Casola Valsenio (RA), dove è stata registrata una precipitazione che ha superato i 200 millimetri di pioggia in poche ore.
Dal pomeriggio i sindaci hanno predisposto evacuazioni precauzionali nelle aree più a rischio dei Comuni di Faenza, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Cotignola, Lugo, Solarolo, Fusignano e Alfonsine, nel ravennate. Già allestiti spazi di accoglienza dai volontari nei punti previsti in precedenza per situazioni di emergenza.
Resterà aperto tutta la notte il Centro operativo regionale (COR) nella sede di Bologna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di protezione civile, in contatto costante con sindaci, prefetture e il presidente della Regione, Michele de Pascale, che ha chiuso poco fa un nuovo briefing sulla situazione insieme alla sottosegretaria Manuela Rontini, al direttore dell’Agenzia, Massimo Camprini, operatrici e operatori.


