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Cgil, Cisl e Uil commentano positivamente l’intesa raggiunta con il comune di Modena per il bilancio 2026

Il Protocollo di intesa per lo sviluppo, la coesione sociale ed il futuro di Modena per il bilancio preventivo 2026 rappresenta la prosecuzione dell’intesa raggiunta per il bilancio 2025; l’accordo è stato sottoscritto da tutte le parti economiche e sociali che avevano iniziato il percorso con la condivisione del testo già lo scorso anno.

“Casa, welfare, sanità, crisi produttive, qualità del lavoro e dello sviluppo della città sono i punti qualificanti dell’intesa per il prossimo bilancio – affermano Alessandro De Nicola, Rosamaria Papaleo e Roberto Rinaldi rispettivamente a capo di Cgil, Cisl e Uil territoriali – ma ci sono anche conferme importanti per i cittadini, a partire dal mantenimento dell’esenzione dell’addizionale comunale per i redditi fino a 15.000 euro annui. In un quadro di riduzione delle risorse pubbliche disponibili, crisi industriale e perdita di potere d’acquisto di lavoratori e pensionati ci sono importanti misure orientate alla tenuta sociale e solidaristica della città.”

L’emergenza abitativa è una delle questioni di più forte impatto sociale, sia per l’acquisto che per l’affitto di una abitazione. Occorre contrastare le speculazioni di mercato e a questo fine favorire politiche di calmierazione dei costi degli affitti, in quest’ottica le parti hanno condiviso di proseguire con la politica degli accordi a canone concordato stipulati tra sindacati degli inquilini e dei proprietari. Determinante poi il monitoraggio delle misure per incrementare il patrimonio di edilizia sociale di altri 1000 alloggi. Al Comune, poi, abbiamo chiesto – spiegano i sindacalisti – di rifinanziare il bando affitti anche per il 2026. Nel  2025 il bando in questo è stata una misura importante, che a messo a disposizione un 1 milione di euro complessivi di contributi per gli affitti per le famiglie con ISEE fino a 10.000 euro. In una logica di misure progressive, finalizzate all’equità sociale,  abbiamo chiesto che sia aumentata l’aliquota IMU sugli immobili di lusso.

A questo si aggiungono le importanti misure per la salvaguardia del perimetro pubblico dei servizi ed il loro potenziamento. Nell’ambito di questo confronto abbiamo condiviso che la gestione del nido Magenta, che sarà aperto dal prossimo anno scolastico, sarà a cura della Fondazione CresciaMo. Sul fronte del welfare poi proseguirà l’impegno per il potenziamento dei posti letto convenzionati nelle case residenza anziani e il confronto sui servizi di assistenza domiciliare e sulle politiche per i caregiver.

Cgil, Cisl e Uil hanno fortemente voluto un tavolo di confronto permanente sulla sanità territoriale con le aziende sanitarie ed il comune di Modena. La volontà di istituire questo tavolo di confronto è una grande innovazione che i sindacati auspicano possa essere replicata anche nei distretti della provincia. La lettura condivisa dei bisogni dei cittadini tra tutte le parti, istituzioni, aziende sanitarie e sindacati, è l’elemento indispensabile sul quale sviluppare le politiche di integrazione sociosanitaria che dovranno accompagnare la trasformazione dei servizi a livello locale.

Legalità, tutela dei contratti nazionali sottoscritti dai sindacati comparativamente più rappresentativi, tutela dell’occupazione e sicurezza sul lavoro (per la prima volta vengono stanziati fondi a bilancio per una campagna informativa sul tema della sicurezza sul lavoro, l’obiettivo sarà quello di renderli strutturali)  sono poi gli ulteriori temi condivisi con l’intesa per il bilancio 2026.

Relativamente alla sicurezza per i cittadini, otteniamo l’impegno al potenziamento della polizia locale.

“Complessivamente – concludono De Nicola, Papaleo e Rinaldi – l’intesa raggiunta  è adeguata al quadro economico e sociale che abbiamo davanti ed alla necessità di tutelare innanzitutto le fasce più deboli della popolazione.”

(Alessandro De Nicola – segretario generale CGIL Modena, Rosamaria Papaleo – segretaria generale CISL Emilia Centrale, Roberto Rinaldi – coordinatore UIL Modena e Reggio Emilia)

















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