Da Reggio alla Finlandia per condividere le buone pratiche educative delle scuole del nostro territorio e in particolare l’esperienza della Scuola diffusa fatta a Reggio Emilia. Un gruppo di progetto, tra cui tre dirigenti scolastici della città Elisabetta Fraracci dell’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, Gianluca Verrucci dell’istituto comprensivo Einstein e Silvia Ovi della Lepido, si è trovato nei giorni scorsi nella Saunalathi School della città di Espoo in Finlandia per un confronto tra docenti su buone pratiche educative.
Obiettivo dell’incontro internazionale la stesura di un documento di progetto per evidenziare i benefici dell’approccio “Widespread Education”, una pratica che porta la scuola fuori dalla scuola per relazionarsi con l’ambiente esterno e favorire una didattica multisensoriale. Durante il meeting sono state individuate le linee guida utili a sviluppare e realizzare nuove iniziative per garantire le condizioni di sostenibilità, continuità ed efficacia di questo approccio, contribuendo all’innovazione didattica nei differenti territori. Il documento finale, elaborato anche grazie all’esperienza reggiana, raccoglie i progetti dei territori partner traducendoli in un reale supporto per altri territori europei interessati a sperimentare tali approcci educativi. Nel confronto con le realtà dei paesi partner del progetto, il team reggiano ha fornito un significativo contributo a partire dal ruolo e dalle esperienze di Scuola diffusa portate avanti negli istituti della città.
L’incontro è avvenuto nell’ambito del progetto Erasmus+ Widespread School: innovating teaching approaches outside the classroom 2023-2026 di cui il Comune di Reggio Emilia, attraverso il Servizio Officina Educativa, è promotore. Si tratta in particolare un partenariato di cooperazione in ambito educativo che ha l’obiettivo di far dialogare diverse realtà educative europee per migliorare la qualità dell’istruzione primaria e secondaria di primo grado attraverso un approccio capace di connettere scuola, territorio e comunità innovando le didattiche e i contesti apprendimento, come nel caso dell’esperienza di Scuola Diffusa. L’Amministrazione comunale con il supporto tecnico di Fondazione E35, coordina il progetto insieme a Fondazione Reggio Children, il Dipartimento Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, la scuola primaria Carme Auguet, l’Institut de Recerca Educativa dell’Università di Girona, la Città di Zadar e la scuola Saunalahti di Espoo per approfondire esperienze di Widespread Education attraverso l’approccio Education Outside the Classroom (EOtC) nei territori di Catalogna, Spagna, Croazia, Finlandia, oltre che a Reggio Emilia. Dopo due anni di lavoro, ricerca e formazione, il gruppo di progetto ha quindi messo a punto una raccolta di best practice europee di Widespread Education, con una serie di materiali didattici per insegnanti per promuovere questo tipo di esperienze in modo continuativo e un’analisi della letteratura scientifica sull’approccio, con ricerche e pubblicazioni scientifiche.


