Sostenere le imprese che operano nei settori più innovativi e strategici per l’Europa. La Regione Emilia-Romagna lancia il secondo bando per Investimenti produttivi e progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito della Piattaforma per le tecnologie strategiche (Step) 2025, mettendo a disposizione 45 milioni di euro. L’iniziativa fa parte della programmazione dei Fondi europei della Regione Emilia-Romagna – Programma regionale Fesr 2021-2027, in coerenza con la Strategia di Specializzazione Intelligente regionale e con gli indirizzi della Piattaforma Step, istituita dal Regolamento europeo 2024/795.
Il bando è rivolto alle imprese, piccole, medie e alle grandi aziende che investono o fanno ricerca in uno dei tre ambiti tecnologici prioritari che sono stati individuati, e cioè le tecnologie digitali e deep tech, le tecnologie pulite ed efficienti e le biotecnologie e medicinali critici.
Gli interventi dovranno riguardare tecnologie critiche, cioè soluzioni innovative, emergenti o all’avanguardia, oppure tecnologie che riducono le dipendenze strategiche dell’Unione Europea da Paesi terzi.
“Con questo intervento- sottolinea il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla- l’Emilia-Romagna si conferma territorio capace di attrarre investimenti industriali e di ricerca ad alto contenuto tecnologico, e in grado di contribuire alla competitività, alla sicurezza e all’autonomia strategica del Paese e dell’Unione europea. Vogliamo allargare investimenti e ricerca su progetti evoluti di filiera, in alleanza fra grandi imprese e piccole e medie imprese, in collaborazione con la rete Alta Tecnologia e le nostre Università, sempre con l’obiettivo di creare lavoro di qualità”.
La misura in sintesi
Il bando prevede due tipologie di progetti finanziabili: investimenti produttivi ovvero l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, hardware, software, opere murarie connesse e spese generali; ricerca e Sviluppo ad alto Trl (Technology readiness level, un sistema di valutazione che misura lo stadio di maturità di una tecnologia su una scala da 1 a 9) ovvero ricerca contrattuale, sviluppo software, utilizzo di laboratori, prototipazione, personale di ricerca e spese generali, con Trl compreso tra 6 e 8 e con ricaduta sul territorio regionale.
Il contributo è concesso a fondo perduto, con intensità diverse a seconda dell’ambito tecnologico, della dimensione aziendale e del regime di aiuto selezionato. L’aiuto massimo concedibile è pari a 3 milioni di euro per progetto, mentre l’investimento minimo deve essere di 1 milione.
Le imprese possono presentare domanda di contributo nel corso di tutto il 2026 perché il Bando prevede l’apertura di tre finestre di presentazione, ciascuna con una dotazione dedicata di 15 milioni di euro: 5 febbraio – 27 febbraio 2026, 4 maggio – 29 maggio 2026, 1 – 30 settembre 2026.
La selezione avverrà tramite procedura valutativa a graduatoria, considerando qualità tecnica, impatti economico-occupazionali, innovatività della tecnologia e contributo alla riduzione delle dipendenze strategiche europee. Previsti anche criteri di premialità per progetti con forte componente femminile e giovanile, localizzati in aree interne e montane, o che coinvolgono strutture della Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna.


