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Fondi negoziali Ausl Modena, Fp Cgil e Uil Fpl: Tutto da rifare nella trattativa

Caos e pressioni da parte di Azienda Usl e sindacati firmatari del Ccnl

Si è conclusa con una fumata nerissima, nonostante gli annunci di un “miracolo economico” da parte di alcune sigle sindacali e tanto sbandierati dalla Cisl Fp nei giorni scorsi, la trattativa aziendale tenutasi venerdì 5 dicembre presso l’Azienda Usl di Modena sulla distribuzione dei fondi dei lavoratori della sanità (straordinari, premi produttività, incarichi e progetti incentivanti, progressioni economiche, ecc…). L’incontro, lungi dal portare chiarezza, ha sollevato un grido di allarme da parte delle Rsu elette nelle liste Fp Cgil e Uil Fpl.

I delegati sindacali di queste liste hanno sollevato forti perplessità sulla gestione e sulla documentazione presentata, chiedendo di aggiornare la trattativa, già programmata per oggi 10 dicembre per l’eventuale sottoscrizione di un accordo. Le stesse Rsu hanno lamentato un clima di “caos totale”, forti pressioni esercitate dall’Azienda Usl e dalle organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl Sanità 2022-24 (firmato lo scorso novembre, senza Cgil e Uil di comparto).

Tutto questo ha messo in luce gravi problematiche nella gestione dei rapporti sindacali e, soprattutto, nella tutela dei diritti di oltre 4.000 lavoratori delle strutture sanitarie modenesi, infermieri, tecnici, amministrativi e Oss.

L’incontro del 5 dicembre è stato caratterizzato da una gestione confusa del tavolo di trattativa. La Rsu si è trovata di fronte a una presentazione di conteggi e documenti sui fondi contrattuali presentati dall’Azienda Usl diversi da quelli inviati qualche giorno prima, e a testi di accordi che presentavano gravi inesattezze.

Giulia Casamassima, responsabile della sanità per la Fp Cgil Modena, non usa mezzi termini: “Ancora una volta, abbiamo assistito al caos che regna sovrano in Azienda Usl. Sono stati presentati alla Rsu numeri che non tornano e testi completamente sballati. Tutto questo, mentre le organizzazioni firmatarie del Ccnl e l’Azienda premevano per firmare e blindare l’accordo in fretta e furia, ignorando le fondate perplessità della Rsu”.

Un punto cruciale di disaccordo riguarda la gestione economica e la copertura delle carenze strutturali di organico sulle quali le Rsu elette nelle liste di Fp Cgil e Uil Fpl hanno sollevato forti dubbi.

Dichiara Nicola Maria Russo, segretario provinciale della Uil Fpl di Modena e Reggio Emilia: “È inaccettabile! L’assenza di un limite di spesa per lo straordinario solleva il timore che si possa far fronte alle carenze di organico utilizzando i fondi destinati ai lavoratori. Questo significa, di fatto, far pagare le carenze strutturali di organico ai lavoratori stessi. Riteniamo fondamentale che i fondi contrattuali servano alla valorizzazione del personale e non alla copertura di criticità organizzative.”

Riguardo poi alle progressioni economiche, che in sanità si chiamano DEP, secondo i sindacalisti Casamassima e Russo, si poteva fare di più e meglio. “Di sicuro si poteva blindare un accordo che andasse oltre il 2026, replicando quanto già fatto in passato e garantendo così una progressione economica a tutti i professionisti nell’arco di tre anni” aggiungono i sindacalisti.

Stesso dicasi sul welfare, su cui sottolineiamo: “che fretta c’era di chiudere un accordo quest’anno con cifre irrisorie, quando avremmo potuto ragionare con disponibilità ben maggiori nel prossimo anno?”

Oltre alle questioni economiche, Casamassima e Russo evidenziano altre criticità, come la mancata valorizzazione professionale per la categoria degli Autisti Soccorritori e la modifica unilaterale e operata ‘in sordina’ dell’accordo sui criteri delle progressioni economiche (DEP). Un atto che mina la trasparenza e la validità della contrattazione.

In questo clima di confusione e di fondi potenzialmente a rischio, i rappresentanti sindacali hanno assistito a un evento ancora più singolare e preoccupante: “la corsa a chi firma prima”.

“Si è assistito a un comportamento irresponsabile” concludono Casamassima e Russo. “Alcune sigle hanno firmato l’accordo forse senza nemmeno leggere ciò che stavano sottoscrivendo, mettendo in serio pericolo la tenuta dei fondi contrattuali di oltre 4.000 persone. Viene il dubbio: si voleva compiacere qualcuno più che pensare al bene reale e concreto dei lavoratori?”.

“Fortunatamente – affermano i sindacalisti – i sindacati Fp Cgil e Uil Fpl hanno la maggioranza nella Rsu per sottoscrivere gli accordi, cosa che non hanno le sigle sindacali firmatarie del Ccnl, e grazie a questo si è riusciti a bloccare uno scempio senza precedenti! A fronte di queste criticità, infatti, le Rsu elette nelle liste della Fp Cgil e Uil Fpl hanno chiesto di approfondire proprio nella giornata odierna i temi trattati per arrivare ad un accordo significativamente migliorativo che tuteli realmente i lavoratori e le lavoratrici.”

Per noi, l’unica strada è riprendere le trattative con serietà e trasparenza dando le risposte necessarie rispetto alle criticità evidenziate per tutelare concretamente i lavoratori.

 

















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