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Riforma dei Quartieri, lunedì 15 dicembre la presentazione pubblica del percorso

Bologna (ph Ezio Cairoli)

Lunedì 15 dicembre alle 18, in sala Tassinari di Palazzo d’Accursio, verrà presentato alla città il percorso “Bologna verso la Riforma dei Quartieri”. Due panel successivi per illustrare la visione e il processo. L’evento è aperto e a partecipazione gratuita.

Interverranno Bassem Asseh, assessore al Dialogo Cittadino della città di Nantes, il sindaco Matteo Lepore, Marianella Sclavi, fondatrice di Ascolto Attivo, Fabrizio Mandreoli, Daniele Donati, Federico Chicchi e Giulia Allegrini dell’Università di Bologna, Erika Capasso, delegata del sindaco alle Nuove cittadinanze del Comune, Donato Di Memmo, direttore del quartiere Navile ed Elena Taverna della Fondazione IU Rusconi Ghigi.

Sarà l’occasione per raccontare il percorso di revisione e aggiornamento del sistema di governo territoriale che il Comune di Bologna avvia a dieci anni dal Regolamento sul decentramento del 2015.

La nuova Riforma dei Quartieri è un processo ambizioso, che mira a ridisegnare il rapporto tra amministrazione comunale, cittadinanza, e a mettere a sistema le diverse politiche partecipative sviluppate negli anni valorizzando il ruolo dei Quartieri come attori centrali della prossimità e dell’amministrazione condivisa.

La partecipazione attiva al percorso è aperta a tutte e tutti: a partire dal 15 dicembre, contestualmente all’evento, le persone interessate potranno iscriversi al Gruppo territoriale del proprio Quartiere, attraverso il sito Partecipa del Comune.

 

Gli strumenti di amministrazione condivisa esistenti

Negli anni, attraverso interventi normativi, organizzativi e pratiche concrete: dai Patti di Collaborazione al Bilancio partecipativo, dalle Case di Quartiere alla co-programmazione e co-progettazione, la città ha consolidato istituzioni e pratiche che sostengono il protagonismo di cittadine e cittadini, gruppi informali, Enti di Terzo Settore e reti sociali nella cura della comunità e dei territori.

Oggi l’Amministrazione intende intervenire sugli ambiti che richiedono un ulteriore passo avanti: rendere più incisivo il ruolo dei Consigli di Quartiere, definire più chiaramente i processi di coinvolgimento della cittadinanza e le forme di co-gestione dei servizi e dei beni comuni sul territorio, potenziare i flussi informativi e delle competenze organizzative, costruire unità territoriali più prossime e strumenti comunicativi più efficaci e accessibili.

 

I Gruppi territoriali di quartiere

I Gruppi territoriali costituiscono la principale innovazione del percorso: spazi di lavoro co- prodotti e gestiti insieme alla cittadinanza, in cui si incontrano e dialogano tre diversi saperi – quello decisionale delle istituzioni, quello tecnico degli uffici e degli esperti, quello civico ed esperienziale delle comunità.

Attraverso l’integrazione tra queste tre diverse forme di competenza e conoscenza possiamo produrre un valore aggiunto, in termini di nuove visioni e proposte concrete, per il futuro di ogni quartiere e di tutta la città.

Ogni Gruppo, attraverso una serie di incontri di analisi e di proposte, redigerà a conclusione del percorso un dossier da consegnare alla Giunta comunale quale mandato pubblico per l’avvio dell’iter istituzionale di revisione dei Regolamenti, previsto per l’autunno 2026. Le iscrizioni sono aperte dal 15 dicembre nella sezione Partecipa di questo sito.

 

L’inchiesta sociale

Contemporaneamente al lavoro dei Gruppi Territoriali, l’Università di Bologna, accompagnata dal Comitato Scientifico e dalla Fondazione IU Rusconi Ghigi, supporterà il processo di riforma attraverso lo sviluppo di un’inchiesta sociale sulla zona di Croce del Biacco e in particolare di Piazza dei Colori, con l’obiettivo di far emergere e integrare anche la voce di chi troppo spesso è posto ai margini del sistema decisionale, culturale e sociale.

L’area è stata individuata sulla base di un’analisi comparativa preliminare realizzata da Fondazione IU Rusconi Ghigi e relativa a diverse zone di prossimità, che ha tenuto in considerazione i seguenti elementi: contesto socio-demografico; trasformazioni territoriali; indici di fragilità sociale ed economica; partecipazione civica; percentuale di edilizia residenziale pubblica.

Piazza dei Colori e, in generale, la zona di Croce del Biacco, rappresenta un osservatorio privilegiato per comprendere i fenomeni di partecipazione civica e di trasformazione sociale nelle periferie urbane di Bologna: pur essendo collocata in un contesto urbano relativamente recente, si intrecciano dinamiche di fragilità sociale, economica e territoriale e, allo stesso tempo, esperienze di auto-organizzazione comunitaria e pratiche di welfare di prossimità.

RIFORMA-DEI-QUARTIERI_PROGRAMMA_LOCANDINA-A3_WEB-1.pdf

















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