
Si è svolto ieri mattina, nella Sala del Consiglio provinciale, il primo incontro della seconda edizione dell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni di genere in ambito lavorativo, il progetto che la Regione Emilia-Romagna ha nuovamente finanziato nell’ambito del bando 2025/2026 dedicato alla presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.
Il nuovo biennio porta con sé un obiettivo chiaro, riassunto nel titolo del percorso: “Dal progetto di Rete al progetto di Territorio”. Se la fase precedente aveva permesso di costruire una rete solida di collaborazioni tra istituzioni, parti sociali e associazioni, questa seconda edizione punta a calare quel lavoro nella realtà produttiva locale, approfondendo in modo più specifico le carriere delle donne nei principali settori economici della provincia.
Il focus avviato oggi guarda infatti oltre i dati generali sull’occupazione femminile, per interrogarsi su temi quali la soddisfazione professionale, le barriere invisibili che limitano l’accesso ai ruoli apicali e le possibili azioni formative da sviluppare per contrastare discriminazioni e ostacoli ancora presenti.
A guidare il percorso scientifico sarà il professor Massimo Neri dell’Università di Modena e Reggio Emilia, responsabile della conduzione tecnica del progetto. Accanto a lui opererà la professoressa Giovanna Galli, recentemente nominata Prorettrice di UNIMORE e già componente del comitato tecnico-scientifico della precedente edizione dell’Osservatorio, che conferma il proprio ruolo anche in questo biennio. Insieme accompagneranno partner e istituzioni nel lavoro metodologico, nell’analisi dei dati e nella definizione delle azioni formative.
Nel corso della riunione, la Provincia ha chiesto a ogni organizzazione di individuare un referente stabile che seguirà il progetto fino alla sua conclusione, prevista per il 31 dicembre 2026, garantendo continuità e coordinamento alle attività dell’Osservatorio.
«Con questa seconda edizione dell’Osservatorio vogliamo fare un passo avanti: passare dalla rete al territorio, entrando nel merito delle carriere delle donne nei settori produttivi della nostra provincia – ha dichiarato la consigliera con delega alle Pari Opportunità Claudia Martinelli –. Non ci basta più leggere i dati generali: vogliamo capire quali ostacoli, spesso invisibili, condizionano la crescita professionale femminile e quali azioni formative possiamo costruire insieme per superarli. È un percorso che richiede continuità, metodo e collaborazione: per questo abbiamo chiesto a ogni partner di individuare un referente stabile che ci accompagni fino al 2026».
Il progetto conferma l’impegno della Provincia nel rafforzare le politiche territoriali per le pari opportunità, promuovendo un approccio condiviso che metta al centro la qualità del lavoro, la valorizzazione delle competenze e il contrasto a ogni forma di discriminazione.


