La sindaca Emilia Muratori, a nome dell’Amministrazione e della comunità di Vignola, esprime profondo cordoglio per la scomparsa, a 96 anni, del vignolese Arcadio Venturi, olimpionico di calcio a Helsinki nel 1952, storico capitano della Roma, e calciatore della Nazionale. “Dai campi sportivi vignolesi ai grandi Club, la Roma certamente, ma anche l’Inter e la Juventus, Arcadio è stato la personificazione del sogno di tanti ragazzini – commenta Emilia Muratori – Ma è rimasto sempre attaccato alle sue radici vignolesi, dove ha sempre vissuto la sua famiglia. Alla moglie Zorca, ai figli e ai parenti tutti, vanno le nostre più sentite condoglianze”.
A 19 anni, infatti, Arcadio Venturi fece il salto verso il calcio nazionale, quando dalle file dell’U.S Vignolese, che allora era in Serie C, venne acquistato dalla Roma dove militò per ben 9 stagioni consecutive, dal 1948 al 1957, arrivando a vestirne i panni del capitano. Una volta chiusa la carriera di calciatore, cominciò quella di dirigente e allenatore. A ricordarlo sempre con affetto, ad esempio, è Beppe Bergomi che lo ebbe come primo allenatore non appena arrivato all’Inter. Nel 2025, nell’anno delle Olimpiadi di Parigi, in occasione del suo 95esimo compleanno, la sindaca Emilia Muratori, a nome dell’Amministrazione comunale, gli aveva consegnato una targa-ricordo. Arcadio Venturi l’aveva ricevuta nella sua casa, insieme alla moglie. La sindaca era stata accompagnata dallo storico locale ed ex assessore allo Sport Gigi Albertini, autore del volume “Arcadio Venturi, uomo, calciatore, allenatore”. Nell’occasione di quel compleanno, attraverso gli uffici del Comune di Vignola, erano arrivati anche gli affettuosi auguri del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò.


