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Certificazioni ambientali, energetiche e sociali: Emilia-Romagna sul podio per numero di attestati

Le certificazioni ambientali, energetiche e sociali delle imprese dell’Emilia-Romagna aumentano, collocando la regione a livello nazionale ai primi posti, con una forte concentrazione nei settori produttivi tradizionali regionali quali la meccanica, l’agroalimentare e il comparto ceramico. Tutti certificati che, rilasciati da un ente terzo accreditato dopo un processo di verifica, dimostrano il rispetto di standard ambientali da parte di un’azienda, di un suo prodotto o di un suo processo produttivo.

Ad attestarlo è il Rapporto GreenER 2025, realizzato nell’ambito dell’Osservatorio Green economy regionale gestito da Art-ER per conto della Regione Emilia-Romagna, che quest’anno analizza la diffusione delle certificazioni, indicatori chiave del livello di impegno delle aziende nella transizione verde.

“Queste certificazioni, fornendo informazioni affidabili sulla sostenibilità ambientale di un’attività, rappresentano un indicatore chiave del livello di impegno e della capacità di adattamento delle imprese ai nuovi standard della transizione verde- ha evidenziato il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. La loro diffusione dimostra la dinamicità, l’evoluzione e l’impegno nei diversi settori produttivi e conferma la traiettoria green dell’Emilia-Romagna, confrontandola con quella nazionale. Si tratta di strumenti utili non solo a migliorare l’efficienza interna di un’azienda ma anche a fornire un posizionamento reputazionale che può indirizzare le scelte dei consumatori e dei partner commerciali, oltre a garantire l’accesso a incentivi e bandi pubblici. La certificazione sarà sempre più importante per consentire alle Pmi di restare agganciate ai capifiliera, insieme a tutti i temi della sicurezza sia informatica che sul lavoro, garantendo così la qualità del lavoro stesso”.

Nelle certificazioni Emas (Eco-Management and Audit Scheme, ovvero il sistema volontario di gestione ambientale dell’Ue che permette di valutare e migliorare le prestazioni ambientali e di comunicarle al pubblico), l’Emilia-Romagna con 141 certificati occupa la terza posizione in Italia (1210 in totale), dopo Toscana e Lombardia. Osservando l’indice di certificazione, la Regione Emilia-Romagna si colloca al secondo posto, con 30 imprese certificate EMAS ogni 1.000, dopo la Toscana (45 ogni 1.000); segue la Lombardia, con un indice pari a 26 ogni 1.000.

Mentre sono 4.007 le certificazioni Uni En Iso 14001, standard internazionale volontario che definisce i requisiti per un Sistema di gestione ambientale (Sga), per ridurre l’impatto sull’ambiente, per il rispetto delle normative e per migliorare le prestazioni.

Sul fronte della certificazione dei prodotti, per quanto riguarda il marchio Ecolabel Ue, un’analisi del ciclo di vita di un prodotto (Lca, Life Cycle Assessment) che valuta l’impatto ambientale dalla produzione allo smaltimento, si contano 52 licenze complessive (36 per prodotti e 16 per servizi), con una crescita del 18% rispetto all’anno precedente collocando la regione al quarto posto della classifica nazionale.

E poi il numero di prodotti con Dichiarazione ambientale di prodotto (Epd), che si attesta a 2.761 a livello nazionale e 509 in Emilia-Romagna, circa il 18% del totale. Si tratta di uno strumento di certificazione accreditato che descrive, in modo oggettivo e verificato, le prestazioni ambientali di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita, assumendo un ruolo sempre più rilevante negli appalti pubblici verdi e nei processi di transizione ecologica delle imprese. Le prime regioni per numero complessivo di Epd sono Lombardia (779), Emilia-Romagna (509) Veneto e Toscana (rispettivamente con 354 e 352).

Il numero di prodotti certificati con il marchio ReMade in Italy si attesta a 5.422 a livello nazionale e 753 in Emilia-Romagna, circa il 14% del totale. Una certificazione ambientale accreditata, che attesta la percentuale di materiale riciclato contenuta in un prodotto e ne garantisce la tracciabilità lungo la filiera, con particolare rilevanza per gli appalti pubblici verdi.

Il marchio Plastica Seconda Vita è una certificazione ambientale di prodotto che attesta l’utilizzo di plastica riciclata nella realizzazione di manufatti, semilavorati e materiali. Quelli registrati in Italia nel 2025 ammontano a 8.262, con 1.014 prodotti localizzati in Emilia-Romagna, circa il 12% del totale nazionale. Le prime tre regioni per numero complessivo di certificazioni sono Lombardia (1.995), Veneto (1.943) ed Emilia-Romagna.

Tutti i dati contenuti nel report, con confronti tra regioni italiane e i dettagli per ciascuna provincia dell’Emilia-Romagna suddivisi per settori produttivi, sono consultabili a questo link 

















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