Alle ore 9.30 circa di ieri, martedì 28 ottobre, giungeva in Sala Operativa della Polizia di Stato una segnalazione di furto su autovettura. In particolare, un 65enne reggiano, mentre si trovava nel parcheggio del centro commerciale Quinzio, notava un giovane asportare la borsa da un’auto lì posteggiata e poi salire, dal lato del passeggero, a bordo di un’altra macchina, che si allontanava dal luogo.
L’uomo non solo forniva targa e modello dell’auto, ma, in un primo frangente, si poneva all’inseguimento dell’auto bordo della quale era salito il presunto ladro. Immediatamente, la Sala Operativa diramava nota alle Volanti presenti sul territorio, e, poco dopo, una Volante intercettava l’auto dei presunti ladri, ponendosi all’inseguimento.
In questo frangente, i presunti rei, sentendosi braccati, mentre percorrevano il cavalcavia di via del Partigiano in direzione Campovolo, lanciavano dal finestrino anteriore destro documenti vari e banconote, che successivamente venivano recuperati dagli operatori della Polizia di Stato.
A quel punto, la Volante immediatamente al seguito dell’autovettura, azionava i dispositivi di segnalazione acustica e luminosi intimando più volte l’alt al conducente del veicolo che continuava a far finta di nulla e non volersi fermare. Pertanto, essendo sopraggiunti altri equipaggi in ausilio, le Volanti si posizionavano in modo da chiudere tutte le possibili vie di fuga, costringendo l’auto dei presunti rei ad arrestare la sua marcia.
Gli operatori delle Volanti procedevano, dunque, al controllo dei due soggetti occupanti il veicolo che immediatamente si mostravano nervosi e insofferenti. Date le circostanze e il comportamento dei due, questi venivano accompagnati in Questura per una completa identificazione e per i necessari accertamenti.
In effetti, gli agenti accertavano che i documenti (carta d’identità, patente di guida, tessera sanitaria, carte di credito e varie tessere fedeltà, n.d.r.) che erano stati gettati dall’auto in fuga, appartenevano a una 90enne reggiana, la quale si era già recata presso l’Ufficio denunce della Questura per presentare denuncia del furto.
Poco tempo prima, infatti, la 90enne si era recata presso il centro commerciale il Quinzio per fare degli acquisti e, dopo esser rientrata in macchina, riponeva la borsa e la busta della spesa sul sedile lato passeggero, a quel punto notava un giovane avvicinarsi all’auto, aprire la portiera lato passeggero e afferrare repentinamente la borsa, per poi darsi alla fuga.
La donna, immediatamente, si precipitava al bar del centro commerciale per poter chiamare il proprio istituto di credito e bloccare la carta di credito custodita nel portafoglio, e poi raggiungeva la Questura dove aiutava gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato a ricostruire la dinamica.
Inoltre, occultato sotto il sedile dell’auto su cui viaggiano i due soggetti fermati, gli operatori rinvenivano un telefono cellulare che veniva riconosciuto dall’anziana come proprio. Al termine dei necessari adempimenti, tutti gli oggetti ritrovati dagli operatori venivano restituiti alla donna.
Contemporaneamente, veniva ascoltata la testimonianza del 65enne che per primo aveva allertato la linea di emergenza, che confermava quanto detto dalla 90enne, e consentiva di collegare i presunti rei fermati dagli agenti della Polizia di Stato all’azione delittuosa.
Sulla base di quanto sopra, i due soggetti, un 30enne residente a Cadelbosco di Sopra e un 21enne residente a Reggio Emilia, entrambi italiani e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, venivano tratti in arresto per l’ipotesi di reato di furto aggravato ed accompagnati presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia dove si trovano attualmente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida prevista questa mattina.


