Rafforzare la promozione del patrimonio enogastronomico regionale, con particolare attenzione alle produzioni agroalimentari a qualità regolamentata – Dop, Igp, Doc e Igt – e valorizzare il legame tra eccellenze enogastronomiche, cultura e territorio. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi tra Regione e Anci Emilia-Romagna, che impegna Comuni e Amministrazione regionale a collaborare per sostenere, in modo coordinato e capillare, la conoscenza delle produzioni tipiche e del sistema agroalimentare regionale.
Il protocollo, sottoscritto oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, e dal presidente di Anci Emilia-Romagna, Marco Panieri, rafforza la collaborazione tra Regione e Comuni nella promozione e valorizzazione delle produzioni agroalimentari regionali. L’intesa definisce un quadro di lavoro condiviso che prevede campagne di informazione e sensibilizzazione, attività di educazione alimentare, iniziative di comunicazione e promozione sui mercati nazionali e internazionali, eventi territoriali dedicati e azioni di sostegno al consumo e all’utilizzo dei prodotti Dop e Igp nelle manifestazioni e nei progetti promossi dalle amministrazioni locali.
L’accordo con Anci si inserisce nella più ampia strategia regionale di promozione delle produzioni Dop e Igp che mira a valorizzare l’agroalimentare come leva di sviluppo economico, culturale e territoriale. Solo nel 2025 la Regione ha destinato oltre 15 milioni di euro alla promozione delle produzioni di qualità, con l’obiettivo di rafforzare la visibilità e la competitività delle eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole in Italia e nel mondo: un investimento che conferma la volontà di sostenere in modo concreto il settore e la rete dei territori che lo rappresentano.
“L’Emilia-Romagna è la regione con il più alto numero di prodotti Dop e Igp d’Europa: un risultato che testimonia la forza del nostro sistema agroalimentare e la capacità delle imprese e delle filiere del territorio di trasformare l’eccellenza in una scelta quotidiana- ha sottolineato l’assessore Mammi-. Con questo accordo vogliamo rafforzare, insieme ai Comuni, la promozione e la visibilità di produzioni che rappresentano la nostra identità agroalimentare, valorizzando il lavoro quotidiano di chi produce e promuove un patrimonio che è valore economico, culturale e territoriale per l’Emilia-Romagna e per l’Italia. Perché dietro ogni prodotto ci sono persone, competenze, tradizioni e innovazione: una rete che tiene insieme economia reale, turismo Dop, cultura e qualità della vita dei nostri territori”.
“Valorizzare le produzioni Dop e Igp significa tutto questo- ha aggiunto l’assessore-, ma vuol dire anche difendere e consolidare la presenza delle nostre eccellenze nei mercati internazionali, in un contesto in cui la competizione globale è sempre più forte e le tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti richiedono risposte rapide e strategie condivise”.
“Con questo protocollo- ha affermato anche Panieri- rafforziamo un’alleanza concreta tra Regione e Comuni per valorizzare ciò che rappresenta l’identità più autentica dell’Emilia-Romagna: la qualità delle nostre produzioni e il legame profondo tra cibo, cultura e territorio. Le amministrazioni locali sono il primo presidio di promozione e tutela delle eccellenze agroalimentari, perché attraverso eventi, iniziative e reti territoriali contribuiscono ogni giorno a far conoscere il valore delle Dop e delle Igp come fattori di sviluppo economico, turistico e sociale. Lavorare insieme significa costruire una strategia di promozione condivisa, capace di rendere le nostre eccellenze sempre più riconoscibili in Italia e nel mondo, difendendo la qualità e l’autenticità di prodotti che raccontano chi siamo e che fanno grande la nostra regione”.
L’impegno della Regione per la promozione delle produzioni Dop e Igp
Nel 2025 la Regione ha destinato complessivamente 15 milioni di euro alla promozione delle produzioni agroalimentari Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, sostenendo una rete di fiere, eventi e iniziative nazionali e internazionali che hanno coinvolto imprese, consorzi di tutela, enti locali e operatori del settore. Solo per fiere ed eventi, in Italia e all’estero, sono stati stanziati circa 930mila euro, con la partecipazione della Regione a manifestazioni come MacFrut, Sana Food, Cheese, Fivi, Bmt Napoli, Villaggio Coldiretti, Agrofutura, Tramonto Divino, C’è più gusto e Centomani. Un ulteriore impegno è stato rivolto alla promozione locale attraverso i Comuni: nel 2025 sono stati finanziati dieci progetti per un totale di 100mila euro, con contributi fino a 15mila euro ciascuno. Il bando, aperto il 14 luglio, si è chiuso anticipatamente per esaurimento delle risorse, segno dell’ampio interesse delle amministrazioni locali. Per il 2026 le risorse sono già state incrementate a 120mila euro.
Sul fronte internazionale, con i fondi europei Ocm vino Paesi terzi sono stati finanziati otto progetti presentati da 16 Cantine e un Consorzio di tutela per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro, destinato principalmente al mercato statunitense, cui si aggiungono altri 2 milioni relativi ai saldi degli anni precedenti. La misura sarà confermata anche per il 2026 con gli stessi importi. Nell’ambito dello sviluppo rurale, con la pubblicazione del nuovo bando prevista entro la fine del 2025, saranno finanziate attività promozionali sui mercati dell’Unione europea per un valore complessivo di 5 milioni di euro nel biennio 2026-2027.
Con risorse regionali, attraverso la legge 16 del 1995, sono stati sostenuti 16 Consorzi di tutela con progetti biennali 2025-2026 per un totale di 440mila euro, mentre al settore pericolo sono stati destinati ulteriori 730mila euro. Alla valorizzazione delle Strade dei Vini e dei Sapori sono stati infine assegnati 359mila euro per il 2025 e 150mila euro sono già previsti per il 2026.
Le attività di promozione e valorizzazione sono sviluppate in collaborazione con Apt Servizi, Unioncamere Emilia-Romagna, Slow Food Emilia-Romagna, Alma, Casa Artusi, Enoteca regionale, AIS, CheftoChef e Art-ER, in un’ottica di rete e sinergia tra istituzioni, consorzi e territori. Tra le prossime iniziative in programma figurano la partecipazione della Regione alla Settimana della cucina italiana nel mondo (Scim) a Bruxelles, agli Stati generali delle Dop e Igp che si terranno a gennaio 2026 a Bologna, e alle principali fiere internazionali del settore come Vinitaly a Verona, FoodEx a Tokyo e Summer Fancy Food a New York.


