Con la pubblicazione del nuovo Avviso Pubblico, a maggio 2025, Modena Life srl ha iniziato una interlocuzione con il Comune di Modena, come altri imprenditori, e ha presentato una manifestazione di interesse nella prima finestra prevista dal bando. Attualmente la proposta è all’esame dell’ufficio Urbanistica del Comune per poi essere oggetto di deliberazione del Consiglio comunale.
Lo ha spiegato nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 20 ottobre l’assessora all’Urbanistica Carla Ferrari rispondendo all’interrogazione di Fabio Poggi (Pd) sul Direzionale Manfredini.
Il consigliere Poggi ha chiesto aggiornamenti sul progetto di recupero del Manfredini, sulla possibilità che venga realizzato uno studentato nel complesso e sull’indebitamento in essere nei confronti dell’Amministrazione.
Ferrari ha precisato che “la manifestazione di interesse presentata non contempla l’ipotesi di insediare uno studentato al Direzionale Manfredini”. Rispetto alla situazione debitoria relativa al Direzionale Manfredini nei confronti del Comune, l’assessora ha poi riportato quanto comunicato dagli uffici dell’assessorato al Bilancio. In particolare, ha precisato che il Fondo Numeria Sviluppo Immobiliare, con società di gestione “Numeria S.g.r spa”, ora denominato Fondo Modena Life, con società di gestione “Namira S.g.r. p.a.”, ha 2 milioni 519 mila euro di pendenze definitive iscritte a ruolo di riscossione coattiva presso l’Agenzia delle Entrate, per ciò Imu, Tasi e Tari non versate, importo per il quale sono attivate procedure agevolate e sono in corso i pagamenti: la quota riscossa è di 979 mila euro e quella residua ammonta a 1 milione 540 mila euro. Ci sono inoltre pendenze accertate e in gestione all’ufficio Tributi, per le quali sono in corso pagamenti rateali, sempre per Imu e Tasi, per gli anni 2018 (334 mila euro) e 2019 (342 mila euro). L’assessora Ferrari ha infine aggiunto che “le annualità successive a quelle già contestate fino al 2019 e per le quali non risultano pagamenti d’imposta, se non saranno regolarizzate secondo i termini del ravvedimento operoso, saranno man mano accertate dall’ufficio entro l’anno che per legge entra in scadenza”.
Dichiarando il permanere dei propri dubbi, Fabio Poggi, in replica, ha chiesto se nella valutazione della manifestazione di interesse “non potesse essere opportuno tener conto dell’indebitamento, che è alquanto significativo e che, credo, in ogni caso influisca solo sulla sostenibilità del progetto”.