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Reggio Emilia al lavoro per il quartiere Stazione

Operazioni di rigenerazione urbana con riqualificazioni importanti ma anche con interventi a breve termine; cura del quartiere intensificando pulizia e azioni per il corretto conferimento dei rifiuti; interventi di accompagnamento ai servizi e di orientamento sanitario rivolti alla grave marginalità; attività educative aumentando e integrando l’offerta, allargata oltre i confini immaginari dettati dal sottopasso e opportunità culturali rivolte soprattutto alle nuove generazioni.

Si muove sui due binari – uno a medio e l’altro a breve termine – il piano strategico che l’amministrazione comunale di Reggio Emilia intende portare avanti con le tante realtà che operano sul territorio (tra cui le 22 di stazioneIN, Consulte E, H e Centro storico e associazioni dei sindacati) già coinvolte in un percorso di progettazione, aperto a tutti i soggetti che vorranno aggiungersi e partecipare, illustrato da assessori e dirigenti del Comune nella serata di venerdì 17 ottobre.

La prospettiva a medio termine mette al centro la rigenerazione dei luoghi con interventi sugli spazi pubblici che puntano a migliorare l’attrattività del quartiere e la connessione con centro storico e col quartiere Santa Croce al di là della ferrovia: dal progetto con RFI per ridisegnare piazzale Marconi e il sottopasso Rfi ai lavori già avviati per la nuova sede della Polizia locale in viale IV Novembre, dalla nuova mensa della scuola primaria Marconi al Progetto di riqualificazione urbana R60 per restituire qualità abitativa e vivibilità con un’importante offerta di nuova edilizia residenziale sociale e nuove infrastrutture e funzioni di pubblica utilità.

Diverse azioni, da cui però ci si attendono ricadute positive anche sulla lunga durata, saranno attuate da subito per migliorare la vivibilità e la sicurezza del quartiere, valorizzandone i punti di forza e aggredendone le criticità. Il piano si muove infatti in una visione integrata di città dove ogni quartiere ha pari qualità e dignità, in cui si inserisce a pieno titolo il quartiere Stazione, non un luogo di passaggio, ma una realtà complessa – con temi e criticità tipiche delle aree limitrofe agli snodi ferroviari e altri comuni a tutta la città – che richiede una visione basata su un welfare interculturale che deve essere in grado di valorizzarne l’identità plurale come motore di innovazione: un quartiere con spazi da curare per migliorare decoro e vivibilità e con persone di cui avere cura (ci sono problemi di grave marginalità ma è anche il quartiere è l’area con il maggior numero di popolazione giovanile e bambini) con l’obiettivo finale di rigenerare il quartiere non solo da un punto di vista fisico, ma anche sociale, culturale ed economico.

Al quartiere si guarda quindi in modo ampio e trasversale cercando di integrare le progettualità avviate e quelle future su cui investire. All’incontro di ieri, che si è svolto a Binario49, hanno partecipato infatti cinque assessori che lavorano insieme sul tema, ciascuno per le proprie competenze: l’assessore alla Cura dei quartieri Davide Prandi che coordina il gruppo, il vicesindaco assessore ai Lavori pubblici Lanfranco De Franco, l’assessora alle Politiche educative Marwa Mahmoud, l’assessora alla Cura delle Persone Annalisa Rabitti e l’assessore alle Politiche culturali Marco Mietto; presente anche l’ispettore della Polizia Locale referente per la zona.

Ogni assessore ha illustrato le azioni in atto, quelle programmate e i progetti da costruire insieme a tutte le realtà del territorio: attori istituzionali, stakeholder locali, comunità, residenti, commercianti, terzo settore. Dopo il percorso avviato con il patto StazioneIN e la fase di co-programmazione, inizia la nuova fase di co-progettazione degli interventi concreti, che intende coinvolgere i soggetti che stanno già partecipando al percorso e tutti coloro che vorranno prendervi parte.

Diverse, nella riunione di ieri, le proposte messe sul tavolo dagli assessori, ciascuno per la propria area di intervento, progetti e azioni che rientrano in un unica visione strategica per lo sviluppo del quartiere, accanto agli interventi più propriamente urbanistici. Come l’ampliamento e l’integrazione delle attività educative e dei servizi di doposcuola in luoghi che saranno attrezzati per un utilizzo più efficace in diversi momenti della giornata, ma anche attraverso la collaborazione con le scuole e tra realtà e agenzie educative presenti sui due versanti della ferrovia. E, per rafforzare l’azione culturale, l’attivazione un gruppo di lavoro con fondazioni, musei, biblioteche e la nuova rete “Animali Intelligenti”, con l’obiettivo di ⁠⁠valorizzare le esperienze esistenti e far ricadere sul quartiere risorse, progetti e iniziative.

Sul versante decoro e pulizia, il contrasto all’abbandono dei rifiuti, accanto alle fototrappole, vedrà il coinvolgimento di residenti e commercianti in varie attività di sensibilizzazione, ma anche passaggi più frequenti di pulizia di Iren, attività di derattizzazione e l’avvio della sistemazione dello spazio pubblico con attenzione particolare a via IV Novembre. In via Turri si prospetta l’apertura di uno spazio multiservizi che fungerà da punto orientativo in grado di dare risposte a diversi target di cittadini, ma anche di accogliere realtà cittadine che contribuiscono alla vivibilità del quartiere, contemporaneamente sarà rafforzata la presenza della Polizia locale nella zona della Stazione.

 

















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