
Tre parti extraospedalieri in 36 ore gestiti e guidati dalla Centrale Operativa 118 Emilia-Est. Tutti i piccoli e le loro mamme sono stati portati in reparto e stanno bene.
La prima chiamata alla Centrale arriva ieri mattina alle 7.40 circa dal quartiere Savena di Bologna, un parto precipitoso a domicilio guidato al telefono da Valeria Fiorà, infermiera della Centrale Operativa 118. Contestualmente sono intervenuti due mezzi (ambulanza e automedica con a bordo infermiere e medico). La mamma e la piccola sono state portate all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.
Sempre la dottoressa Fiorà ha gestito questa mattina un altro caso di parto extraospedaliero con una chiamata arrivata dal parcheggio della Casa della Comunità di Castel San Pietro verso le 9.30. Il parto è avvenuto sul posto, è intervenuta contestualmente l’ambulanza infermieristica con l’automedica, con medico e infermiere. La mamma e la piccola sono state portate all’Ospedale di Imola.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18, invece, è arrivata una chiamata da un domicilio di Crevalcore. In questo caso è stata Juliette Masina, infermiera della Centrale Operativa 118, a comprendere tempestivamente la situazione tramite video-chiamata e a coordinare l’arrivo dei soccorsi per la gestione del parto. In questo caso è stato attivato anche il supporto dell’elisoccorso con l’équipe specialistica composta da medico e due infermieri. La mamma e il piccolo sono stati portati all’Ospedale Maggiore di Bologna.
“Tre storie a lieto fine che raccontano, ancora una volta, l’ordinaria eccellenza dei nostri professionisti e professioniste – commenta Andrea Franceschini, Coordinatore Infermieristico Centrale Operativa 118 Emilia-Est – Ma anche un’ulteriore dimostrazione della centralità del coordinamento, telefonico e in video-chiamata, dei nostri operatori in attesa dell’arrivo dei soccorsi sul posto. Su ogni tipo di emergenza il loro lavoro professionale e specializzato fa la differenza”.