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Al via questo sabato la “Scuola di politica femminista”: a Modena tre giornate di approfondimento e confronto

Il 18 e 25 ottobre e l’8 novembre, presso la Casa delle donne di Modena in strada Vaciglio nord 6, la sezione modenese dell’UDI, in occasione dell’80° anniversario dalla nascita, organizza un percorso gratuito di studio e dialogo. Temi al centro: corpo femminile, maternità e violenza, pace e autodeterminazione

Si parte dunque questo sabato alle 9,00 con “Si dice donna. Il corpo sessuato come dato di realtà tra autodeterminazione e mercificio” in cui, dopo i saluti della Responsabile nazionale dell’UDI, Liviana Zagagnoni, e l’introduzione politica di Serena Ballista, Presidente dell’UDI di Modena, prenderà la parola la filosofa femminista Olivia Guaraldo, autrice insieme a Adriana Cavarero di “Donna si nasce (e qualche volta lo si diventa)” (Mondadori 2024) per rimarcare la centralità della differenza sessuale sia come presupposto di denuncia del patriarcato, sia come prospettiva per le donne nel rivendicare una propria visione di sé e del mondo, non mediata dallo sguardo maschile.

L’approfondimento che verrà proposto – specifica Guaraldo – riguarderà sia la storia del femminismo ovvero la storia di come le donne hanno faticato a guadagnare i diritti che proprio nel nostro Paese sono arrivati decisamente tardi, che le questioni relative alle polemiche rispetto al rapporto tra il femminismo e altri femminismi che invece si definiscono transfemminismi, cercando di fare un po’ di chiarezza. In particolare – continua l’autrice filosofa– ci dedicheremo al significato di termini come “sesso” e “genere” e sul perché quest’ultima parola sia tanto uno strumento analitico per analizzare le diverse condizioni delle donne nella storia e spiegare cosa siano gli stereotipi legati al mondo femminile, quanto presupposto necessario per valorizzare le donne in quanto donne, in quanto corpi sessuati al femminile, da non includere in una generica identità neutra. La storia del femminismo valorizza questa differenza – conclude Guaraldo – e la cancellazione della parola donna non contribuisce a un percorso di libertà. La parola donna resta centrale per il femminismo, non la si può abbandonare, altrimenti si rischia di perdere tutte le conquiste ottenute”.

Seguiranno, nel pomeriggio, gli interventi della Presidente di ArciLesbica Cristina Gramolini, dell’attivista della Rete Abolizionista Caterina Gatti e della ricercatrice in Sociologia Daniela Danna per una messa a terra dei contenuti condivisi in mattinata in riferimento a maternità surrogata, prostituzione e self-id, in cui sarà Daniela Dioguardi, ex-Deputata e componente della Segreteria nazionale dell’UDI, a rappresentare la voce dell’associazione.

La partecipazione alla Scuola è gratuita, rivolta a chiunque desideri esserci, e su iscrizione.

Per iscriversi, occorre inviare una mail a udimodena70@gmail.com o telefonare allo 059/2153122, specificando in quale data si intende partecipare o se si desidera partecipare a tutte.

Per ciascuna giornata, è previsto un aperipranzo conviviale in loco, offerto dall’associazione.

L’iniziativa rientra nel progetto “Storie di conquiste e di nuove sfide. 80 anni di lotte dell’Unione donne in Italia di Modena”, sostenuto dalla Fondazione di Modena.

















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