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La Cardiologia di Mirandola tra i primi centri in Europa con la nuova tecnologia ecocardiografica di ultima generazione donata da Pfizer

Carlo Ratti e Matteo Malaguti

Importante innovazione in campo tecnologico per l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola diretta dal dottor Carlo Ratti.

Grazie alla donazione di Pfizer, l’ecocardiografo è stato aggiornato all’ultima versione disponibile: Mirandola è tra i primi centri in Europa a utilizzare questa tecnologia, presentata in anteprima al congresso Europeo di Cardiologia che si è tenuto a Madrid a fine agosto.

Un potenziamento che va ad arricchire la dotazione strumentale a beneficio dell’Area Nord, un territorio in cui insistono due ospedali (Carpi e Mirandola) che collaborano, ciascuno mettendo a valore le proprie vocazioni in un quadro d’insieme, per fornire ai cittadini risposte più integrate e di qualità.

I due software donati offrono nuove possibilità diagnostiche sia nella pratica clinica quotidiana sia in ambiti altamente specialistici, come l’ambulatorio delle cardiomiopatie, attivo dal febbraio 2025. In particolare, la tecnologia di strain, ovvero la misurazione della deformazione (accorciamento o allungamento) delle fibre miocardiche durante le contrazioni e i rilasciamenti del cuore, consente l’identificazione precoce dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina, patologia ancora oggi ampiamente sottodiagnosticata, migliorando così prognosi e percorsi terapeutici.

L’impatto della donazione si estende anche ad altre aree di rilevanza clinica: nella cardio-oncologia, disciplina in rapida espansione e già presente presso l’unità operativa mirandolese, l’utilizzo dello strain è sostenuto da indicazioni di classe I nelle linee guida internazionali, in quanto strumento essenziale per individuare tempestivamente gli effetti collaterali in ambito cardiaco indotti dai trattamenti oncologici. Allo stesso modo, questi software rivestono un ruolo cruciale nella gestione dello scompenso cardiaco, nella valutazione dei pazienti con fibrillazione atriale candidati ad ablazione, e nello studio della funzione ventricolare destra, parametro determinante per l’indicazione cardiochirurgica nei casi di valvulopatie complesse.

L’aggiornamento dell’ecocardiografo introduce inoltre tecnologie avanzate basate sull’intelligenza artificiale, in grado di automatizzare le misurazioni, migliorare la qualità delle immagini ecografiche e rendere più rapido ed efficiente il flusso di lavoro. Queste innovazioni avranno un impatto diretto su tutta l’attività dell’ambulatorio di ecocardiografia, che attualmente esegue circa 150 esami a settimana, con un sensibile incremento della qualità diagnostica e della produttività.

donatori e professionisti

“Ringrazio di cuore Pfizer a nome di tutta l’équipe – sottolinea il dottor Ratti – per questa donazione che ha permesso all’ambulatorio di Ecocardiografia di essere accreditato alla società Italiana di Ecocardiografia (solo cinque centri in Emilia-Romagna). Ciò non rappresenta soltanto un arricchimento tecnologico, ma un investimento concreto sulla salute dei nostri pazienti: diagnosi più accurate, trattamenti più tempestivi e un servizio più efficiente per rispondere alle sfide della cardiologia moderna”.

“Questa donazione rappresenta un investimento prezioso sulla salute delle nostre comunità – dichiara il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Mattia Altini, intervenuto al momento di ringraziamento ai donatori –. Dotare la Cardiologia di Mirandola di tecnologie ecocardiografiche così avanzate significa offrire ai nostri professionisti strumenti di eccellenza e ai pazienti diagnosi più tempestive, accurate e personalizzate. È un passo concreto verso una sanità sempre più innovativa e vicina alle persone, che rafforza il ruolo dell’ospedale di Mirandola nella rete sanitaria provinciale, sempre più in un’ottica integrata con il Distretto di Carpi per offrire ai cittadini di Area Nord risposte di prossimità”.

 

















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