Arte e memoria per non dimenticare i 268 migranti, che in fuga da guerre e persecuzioni, persero la vita nel Mediterraneo e per riportare al centro del dibattito i diritti umani. Diversi incontri, una mostra, dislocata alla Spazio Gerra e alla galleria Parmeggiani, e l’utilizzo di linguaggi multimediali sono la trama del progetto “Call Malta – rotte di memoria” al via nei prossimi giorni rivolta agli studenti reggiani e a tutta la cittadinanza.
Il cuore narrativo degli eventi che, a partire da venerdì 10 ottobre, porta in città una serie di iniziative, è la tragedia del 2013 quando un peschereccio affondò trascinando con sé molte vite. La narrazione centrale è, infatti, rappresentata dalla tragedia del naufragio dell’11 ottobre 2013 avvenuto a poche miglia dalle coste di Lampedusa. La barca su cui viaggiavano circa 400 persone in fuga, dopo ore di avaria, si inabissò. Nonostante le disperate chiamate dei passeggeri, i soccorsi, in un rimpallo di responsabilità internazionali, arrivarono dall’Italia e da Malta con ore di ritardo. Delle 268 persone che morirono, 60 erano minori. Il momento più toccante è in programma in sala Tricolore sabato 11 ottobre quando con oltre 100 studenti di diverse scuole superiori reggiane, tra cui gli istituti Iis Nobili, Scaruffi e Filippo Re ricorderanno, nel giorno del dodicesimo anniversario, la tragedia del mare. Insieme a loro anche la testimonianza di un sopravvissuto al naufragio e di alcuni attivisti per i diritti umani.
Call Malta – rotte di memoria – è un progetto rivolto a tutta la città, ma con uno sguardo speciale ai giovani tra i 14 e i 35 anni, che utilizza l’arte contemporanea come strumento di educazione, confronto e dialogo interculturale. Il progetto sviluppa i temi della migrazione, dei diritti umani, del diritto internazionale e dell’integrazione utilizzando più linguaggi e diverse azioni: dall’incontro in Sala Tricolore, alla mostra collettiva d’arte contemporanea, fino ai laboratori scolastici tematici che porteranno alla creazione di un’opera d’arte urbana in via Makallè pensato dagli studenti e realizzato da Collettivo Fx.
Il racconto della tragedia dell’11 ottobre 2013, supportato da materiali giornalistici e testimonianze attraverso la ricostruzione dei fatti approfondita dal giornalista Fabrizio Gatti con una lunga inchiesta tra Italia e Malta, è pensato come strumento per avviare riflessioni profonde sui temi della pace, del diritto internazionale, del ruolo delle istituzioni e del valore dell’accoglienza. A oltre dieci anni di distanza, la tragedia continua a interrogare la coscienza collettiva sul ruolo delle istituzioni, sul diritto alla vita, sull’accoglienza e sulle politiche migratorie europee.
Le iniziative proposte dal progetto reggiano prevedono percorsi creativi con scrittura poetica, arte urbana e graphic novel in cui anche gli studenti diventano autori di narrazioni visive e letterarie attraverso l’uso di linguaggi artistici e metodologie peer-to-peer. La stessa modalità di partecipazione agli eventi, caratterizzata per la maggior parte da un ibrido tra presenza e online, è pensata per garantire la massima accessibilità alle manifestazioni.
Call Malta è un progetto ideato e coordinato da Giacomo Bassmaji con il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con SD Factory, Amnesty International, Collezione Maramotti, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Iis Blaise Pascal e Ipssc Filippo Re. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, è appunto tra i vincitori del bando regionale “Pace 2025” e si è classificato tra i primi su oltre 70 proposte pervenute.
I PRIMI APPUNTAMENTI – Il percorso prende il via venerdì 10 ottobre dalle 17 alle 19 con Parole in transito, un workshop dedicato ai giovani tra i 14 e i 35 anni di scrittura poetica e creativa in programma presso SD Factory, (via Brigata Reggio 29). Durante l’incontro il poeta siriano Tareq Aljabr guiderà i partecipanti in un viaggio tra lingua, identità e poesia.
Sabato 11 ottobre dalle ore 10 alle 12 in Sala Tricolore il ricordo dei tragici fatti a 12 anni dalla strage. Durante la mattinata, che vuole essere un momento di approfondimento e riflessione con i 100 studenti presenti che hanno lavorato sul tema, interverranno Marwa Mahmoud assessora a Politiche educative e Diritti umani del Comune di Reggio Emilia, Giacomo Bassmaji curatore del progetto, Mazen Dahhan medico e superstite del naufragio, Tareq Aljabr poeta e mediatore linguistico sulla nave Life Support di Emergency, Alessandra Ballerini avvocata specializzata in diritti umani e immigrazione e Gianluca Grassi presidente della Fondazione Mondinsieme.
A novembre sarà inaugurata la mostra collettiva per raccontare le rotte migratorie nel Mediterraneo, l’esposizione sarà allestita in due luoghi della città, lo Spazio Gerra e la Galleria Parmeggiani. L’inaugurazione è in programma venerdì 7 novembre, dalle 18 alle 20 all’interno dello Spazio Gerra, alla presenza degli artisti Maria Elisabetta Novello, Ryts Monet e Rhiot. Interverranno inoltre l’assessora Marwa Mahmoud, il dirigente del Servizio cultura, intercultura, giovani e Università Nando Rinaldi e Giacomo Bassmaji curatore del progetto. Sabato 8 novembre l’appuntamento sarà con una visita guidata alla presenza degli artisti per un dialogo diretto che permetta un approfondimento sulle opere e sui percorsi creativi. L’evento è gratuito e aperto a tutti.
Nel mese di dicembre, infine, in occasione della Giornata del Migrante, sarà inaugurata l’opera collettiva di arte pubblica nei pressi del polo scolastico Makallè con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori che hanno peso parte al progetto. Collettivo Fx, infatti, realizzerà un murales attraverso la creazione di un’opera in lettere ideata dagli studenti del Nobili che lavoreranno con l’artista. L’opera sarà posizionata lungo il percorso che porta al polo scolastico.