Un calendario fieristico che rimette al centro Modena con 21 eventi in programma nel 2026, rispetto agli 11 dell’ultimo biennio, rappresentando una risposta concreta all’impegno preso dall’Amministrazione comunale con la città, ovvero quello di conservare, ampliare e valorizzare l’attività del quartiere fieristico. E poi la novità di Modenantiquaria, che nel 2027 sarà ancora più valorizzata approdando negli spazi del polo culturale del Sant’Agostino, creando così un nuovo rapporto con la città, la sua storia, la sua cultura e il suo patrimonio artistico museale.
Lo ha spiegato l’assessore alla Promozione economica e attrattività Paolo Zanca nella seduta del Consiglio comunale di Modena di giovedì 2 ottobre, rispondendo all’interrogazione del consigliere Luca Barbari (Pd) riguardante i piani per la promozione economica e l’attrattività del territorio modenese. In particolare, l’interrogazione chiedeva quali fossero le prospettive per il settore fieristico di Modena, quali azioni il Comune intendesse intraprendere per il suo sviluppo, quali investimenti diretti e indiretti programmare e quali fossero le strategie per promuovere e rilanciare eventi fieristici di successo come Modena Antiquaria.
Insieme all’interrogazione è stata trattata anche la mozione presentata da Modena in ascolto, Fratelli d’Italia, Lega Modena e Forza Italia, che chiedeva sia di invitare i presidenti di BolognaFiere e ModenaFiere in commissione consiliare Seta per illustrare le prospettive del quartiere fieristico modenese nei prossimi anni sia di approfondire, tramite la stessa commissione, la possibilità di revocare anticipatamente la concessione a ModenaFiere, avviando le procedure per una nuova concessione a un soggetto in grado di creare alleanze e rete con altri attori di settore. Il documento, inoltre, chiedeva all’Amministrazione comunale un progetto di rilancio del quartiere fieristico entro il 2025, includendo anche il potenziamento della viabilità. La mozione è stata respinta con il voto a favore dei proponenti e di Modena per Modena e Modena civica, e il voto contrario di Pd, Avs e Movimento 5 stelle.
In premessa, Zanca ha sottolineato che una delle prime “preoccupazioni” del proprio assessorato ha riguardato, appunto, ModenaFiere, tenuto conto di una situazione di progressivo passaggio di eventi consolidati a Modena, come Play e Skypass, a Bologna. L’assessore ha quindi spiegato che da subito è partito un confronto “complesso e lungo” con BolognaFiere che ha portato a un calendario 2026-2027 che rimette al centro Modena con ben 21 eventi fieristici (rispetto agli 11 avuti nel 2024 e nel 2025). Si tratta di iniziative che spaziano dal collezionismo all’elettronica, dall’antiquariato all’artigianato, dal mondo animale al wedding, dal lavoro alla creatività, passando per fumetti, motori, tecnologia, arredamento e ceramica.
L’assessore si è poi soffermato, in particolare, su Modenantiquaria, specificando che si tratta dell’unico brand di proprietà di ModenaFiere, “che non solo resterà in città e sarà gestito da modenesi, ma sarà anche protagonista di un ambizioso progetto nel 2027”. Sottolineando infatti la portata internazionale dell’evento, con migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, l’assessore ha parlato dell’intenzione di “renderlo non solo sempre più un evento di punta per la città, ma anche un evento a valenza culturale che valorizzi la tradizione storica e del patrimonio di Modena”. Per questo motivo, l’assessore ha annunciato che la manifestazione nel 2027 approderà negli spazi del polo del Sant’Agostino e che, sempre dal confronto tra ModenaFiere e BolognaFiere, il marchio Modenantiquaria (intestato a MAR.TE, società di Confcommercio Modena costituita a settembre 2025) sarà dato in licenza di utilizzo agli organizzatori e gestori dell’evento.
Infine, rispetto al piano che il Comune intende realizzare per promuovere l’attrattività economica del territorio, Zanca ha sottolineato l’importanza di mettere a sistema diversi fattori, come buona sanità, buona università e buoni servizi, attraverso azioni e strategie che l’Amministrazione sta avviando con i diversi assessorati, come per esempio l’avvio del percorso che consentirà di destinare alla locazione immobili del terziario attraverso un cambio di utilizzo temporaneo o il nuovo servizio del Comune di Modena Talenti@mo, specializzato nel promuovere l’attrazione e l’accoglienza di personale a levata specializzazione che intende trasferirsi in città.