
La FNS-CISL dell’Emilia-Romagna è costretta a richiamare con forza l’attenzione della cittadinanza, delle istituzioni, delle amministrazioni locali e della politica nazionale, su una situazione divenuta ormai insostenibile: la cronica e preoccupante carenza di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che compromette gravemente la capacità di garantire il soccorso tecnico urgente su tutto il territorio italiano, questa criticità riguarda anche i Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna.
Da tempo denunciamo questa criticità che può portare anche alla chiusura di distaccamenti senza contare che nelle sedi centrali dei nove Comandi provinciali della regione, da Piacenza a Rimini non si riesce ormai a garantire in servizio più di una squadra di soccorso e, quando va bene, uno o due mezzi di appoggio per ciascuna provincia.
Abbiamo sostenuto più volte che la sicurezza e il soccorso sono dei diritti che vanno garantiti a tutti i cittadini, in modo equo e senza disparità territoriali, però, da tempo, invece, assistiamo ad un progressivo e allarmante arretramento dello Stato proprio laddove dovrebbe essere maggiore la Sua presenza al fine di garantire il soccorso, la sicurezza e la tutela della vita umana.
Senza giri di parole affermiamo come sia necessario chiamare le cose con il loro nome: i Vigili del Fuoco sono in grave difficoltà per garantire il servizio.
Con l’organico attualmente disponibile il Corpo non riesce ad assicurare un servizio efficace, né nei presidi territoriali né nelle sedi centrali, si ricorre frequentemente anche a squadre ridotte al di sotto del minimo previsto delle 5 unità che non rispettano il regolamento di servizio e tantomeno le condizioni di sicurezza del personale in servizio, che potrebbe anche condizionare l’efficacia del servizio rivolto alla popolazione che vede statisticamente, un aumento esponenziale degli interventi di soccorso su tutto il territorio regionale.
Anche le sale operative del 115 hanno carichi di lavoro maggiori con l’avvento nel numero unico dell’emergenza (NUE 112) su tutto il territorio regionale, questo ha comportato una rimodulazione dei flussi comunicativi e gestionali ben diversi dai precedenti e quindi anche qui, risulta fondamentale quanto essenziale la presenza di personale adeguato per una corretta gestione degli interventi richiesti e coordinati dalle centrali di secondo livello.
A fronte di tutto ciò, si continua a ricorrere al massiccio utilizzo degli straordinari per tamponare e tentare così di garantire il servizio, questa riteniamo sia una pratica che non solo è ingiusta, ma anche irresponsabile, perché espone il personale a carichi di lavoro stressanti ed inaccettabili, contribuendo all’aumento preoccupante di potenziali infortuni.
A rendere il quadro ancor più pesante e critico è un altro dato fortemente e oggettivamente allarmante: il numero significativo di personale operativo e non operativo che, nei prossimi anni, andrà in quiescenza e questo rappresenta un ulteriore fattore di paralisi per le già compromesse capacità operative del Corpo e dove i vertici del Corpo dovrebbero attuare interventi urgenti proprio per evitare di restare senza un presidio efficace di soccorso tecnico urgente.
Anche se il Governo in questi ultimi anni ha cercato delle soluzioni con interventi normativi, questi risultano ancora purtroppo insufficienti data l’entità delle carenze spesso croniche e consolidate nel tempo, serve una presa di coscienza ferma e soprattutto onesta da parte della politica e del Governo stesso, affinché non si perda ulteriore tempo a correre ai ripari, intervenendo con decisione per garantire al Paese, e quindi anche all’Emilia Romagna, un Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con un organico adeguato, stabile e certo nel tempo.
La FNS CISL Emilia-Romagna lancia l’allarme con preoccupazione e senso di responsabilità, ma anche nella piena convinzione che sia ancora possibile adottare misure concrete per evitare che il servizio dei Vigili del Fuoco venga compromesso dal peggiorare di queste criticità.
Tuttavia, allo stesso tempo, la nostra organizzazione sindacale sarà pronta a chiamare in causa le responsabilità dei vertici nazionali del Corpo, qualora durante questi mesi di emergenza annunciata ed ignorata, la situazione dovesse ulteriormente degenerare.
È bene ricordare che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è l’unico Corpo dello Stato in grado di svolgere funzioni di soccorso tecnico urgente in modo professionale e continuativo e non può essere sostituito da altre Amministrazioni, né da associazioni di volontariato.
È indubbio che quando si riduce sensibilmente il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco sul territorio è come se si chiudesse una scuola o un ospedale: si priva un territorio di un presidio dello Stato, di un servizio essenziale e questo dovrebbe suscitare indignazione e reazione collettiva, non indifferenza.
Per questi motivi, la FNS CISL dell’Emilia-Romagna rinnova e rafforza la propria posizione, chiedendo con urgenza l’assunzione straordinaria in tempi brevi di personale operativo, un piano serio e strutturato di recupero degli organici mancanti, il superamento del ricorso strutturale agli straordinari come strumento ordinario di copertura del servizio.
La sicurezza non può essere compromessa in alcun modo, ma deve restare un diritto fondamentale per tutti ed in questo senso, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco deve garantire un assetto organico e condizioni ben diverse da quelle attuali che stanno rappresentando con grande evidenza una vera e propria emergenza difficilmente sostenibile.