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Sassuolo, risposta ad interrogazione consigliare: “Riconoscere il valore di chi parte e di chi arriva”

La prima interrogazione consigliare discussa nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale era a firma dei consiglieri del Partito Democratico Montanari e Maffei, avente ad oggetto “Per non dimenticare: giovani in fuga e memoria dell’emigrazione sassolese: riconoscere il valore di chi parte e di chi arriva”.

“A partire dagli anni Cinquanta, numerosi nativi sassolesi hanno lasciato la città per emigrare – recita l’interrogazione – in Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Stati Uniti, Argentina e altri Paesi, in cerca di migliori condizioni lavorative e di vita. Queste vicende rappresentano una parte fondamentale della nostra storia locale e familiare, ancora viva nella memoria di molti cittadini. Oggi assistiamo a un fenomeno differente nella forma ma simile nella sostanza: sono i nostri giovani sassolesi, spesso laureati e qualificati, a dover lasciare il territorio per cercare all’estero riconoscimento professionale e prospettive di realizzazione personale. A livello nazionale. tra il 2013 e il 2023, oltre 550.000 giovani italiani tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato il Paese, con un saldo netto negativo di 377.000 unità. Solo nel 2023 si è registrato un ulteriore incremento del fenomeno, con oltre 97.000 giovani laureati emigrati, in crescita del +22% rispetto all’anno precedente. A Sassuolo, secondo i dati disponibili, il 24% della popolazione ha più di 65 anni, mentre gli under 35 rappresentano meno del 30%. A livello nazionale l’indice di vecchiaia è passato negli ultimi due decenni (2002-2024) da circa 11 O ad oltre 180, e dunque l’indice di ricambio generazionale della popolazione attiva segnala una criticità strutturale nel rinnovamento della forza lavoro. La nostra economia locale, e in particolare il distretto ceramico, è oggi ampiamente sostenuta dalla presenza di lavoratori immigrati, impiegati in settori chiave come agricoltura, edilizia, assistenza alla persona e industria leggera, con ruoli spesso faticosi e scarsamente riconosciuti ma essenziali alla tenuta del tessuto economico e produttivo.

Tutto ciò premesso, si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere: Se siano disponibili, aggiornati e pubblici, i dati relativi all’indice di vecchiaia e all’indice di ricambio generazionale della popolazione sassolese dal 2002 ad oggi; Se il Comune dispone di studi, archivi o documentazione sull’emigrazione dei nativi sassolesi a partire dagli anni Cinquanta, con indicazioni sulle destinazioni prevalenti, i numeri complessivi e l’eventuale esistenza di reti o associazioni di sassolesi all’estero; Se l’Amministrazione intenda promuovere, anche in collaborazione con scuole, associazioni, archivi locali e università, un progetto di raccolta e valorizzazione della memoria migratoria sassolese, capace di raccontare tanto l’emigrazione storica quanto le nuove forme di mobilità giovanile; Se sia allo studio l’istituzione a livello cittadino di una “Giornata della Memoria del Migrante” o iniziative simili, che possa unire riflessione, cultura e cittadinanza attiva per superare contrapposizioni ideologiche e promuovere una narrazione inclusiva; Quali strategie siano previste per contrastare la partenza dei giovani sassolesi, favorire il loro eventuale ritorno e creare condizioni di attrattività per le nuove generazioni; Se l’Amministrazione riconosca e intenda valorizzare il contributo della manodopera straniera nei settori chiave dell’economia cittadina, promuovendo percorsi di integrazione, formazione e cittadinanza attiva”.

 

Ha risposto la Vicesindaco Serena Lenzotti.

“Desidero innanzitutto ringraziare i Consiglieri per aver sollevato un tema che intreccia memoria, identità, futuro e coesione. È nostro compito, come Amministratori, riconoscere il valore di ogni percorso umano, che sia radicamento o partenza, e costruire politiche che parlino a tutta la comunità: a chi resta, a chi torna, a chi arriva.

 

Di seguito le risposte ai singoli punti:

  1. Indice di vecchiaia e ricambio generazionale

Nel decennio 2015–2025, l’indice di vecchiaia nel Comune di Sassuolo è passato da 153,28 a 188,48, confermando un progressivo invecchiamento della popolazione – un trend che rispecchia il quadro nazionale.

I residenti con 65 anni o più sono aumentati da 8.806 a 9.756, mentre la fascia 0–14 anni è scesa da 5.745 a 5.176. Significativo anche il calo della popolazione di 6 anni: –24% in dieci anni.

Questo scenario mette in evidenza una criticità demografica strutturale: il ricambio generazionale è debole, e serve una strategia territoriale capace di trattenere e attrarre giovani, valorizzando competenze e offrendo prospettive.

 

  1. Dati sull’emigrazione storica e recente

I dati sul flusso migratorio sono disponibili in forma informatizzata solo a partire dal 1986. Per gli anni precedenti (dal 1950 al 1985), sono consultabili dati aggregati negli annuari ISTAT, disponibili online.

Tra il 2014 e il 2024, le emigrazioni da Sassuolo sono cresciute da 751 a 1.000 unità. Tuttavia, le principali destinazioni risultano essere i comuni limitrofi: Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese.

Per comprendere la mobilità internazionale, occorre guardare ai dati AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).Alcuni dati significativi:

* Il 45% degli iscritti AIRE al momento della registrazione aveva un’età compresa tra 0 e 18 anni.

* Solo il 28% degli iscritti AIRE (2.664 persone in totale) è nato a Sassuolo.

* Di questi, la metà sono bambini nati da genitori stranieri residenti sul nostro territorio.

Questi numeri ci parlano non solo di mobilità, ma anche di identità complesse, di nuovi intrecci culturali, di una comunità in evoluzione.

 

  1. Documentazione e memoria migratoria

L’Amministrazione ha già intrapreso un percorso per ricostruire e valorizzare la memoria migratoria sassolese, sia storica che attuale.

In particolare:

* Durante l’ultima edizione del Festival della Migrazione, abbiamo presentato – insieme alla dottoressa Delfina Licata, Fondazione Migrantes– i dati aggiornati sull’emigrazione italiana verso l’estero ( Rapporto Italiani nel mondo 2024. I cammini e le storie che rigenerano l’Italia delle mobilità).

* È attualmente in corso il progetto “Radici e Argilla”, che intende raccontare l’internazionalizzazione del distretto ceramico, attraverso le storie e i legami tra Sassuolo e alcune realtà estere, tra cui Castellón (Spagna) e il Tennessee (USA).

* I video e materiali della ricerca sono in fase di completamento e dovrebbero essere pronti entro fine anno, con l’obiettivo di dar vita a una piattaforma “Sassuolo nel mondo”, capace di custodire e condividere storie, volti, memorie.

 

4. Fuga dei giovani e attrattività territoriale

Il tema della mobilità giovanile è centrale nelle nostre agende. Tra le azioni già avviate o in corso di progettazione:

* Potenziamento del sistema educativo-formativo, con l’obiettivo di trattenere i talenti e ridurre la distanza tra formazione e lavoro.

* Collaborazione con imprese del territorio, per valorizzare tirocini, apprendistato e percorsi di rientro.

* Sostegno a progetti europei incentrati su mobilità consapevole, ritorno circolare e imprenditoria giovanile.

L’obiettivo non è impedire la partenza, ma rendere Sassuolo un luogo in cui valga la pena tornare  e, per alcuni, restare.

Conclusione:

Raccogliere e trasmettere la memoria dell’emigrazione sassolese non è solo un dovere culturale, ma una scelta politica consapevole. La memoria diventa così uno strumento di coesione, e il riconoscimento reciproco come fondamento di cittadinanza”.

 

















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